Interporto e centro intermodale, il costruttore preme sulla Provincia che discute: “Msc potrebbe investire altrove”
E’ in una fase di stallo il maxi insediamento logistico previsto sul territorio di Cortenuova nell’area delle ex acciaierie

E’ in una fase di stallo il maxi insediamento logistico previsto sul territorio di Cortenuova nell’area delle ex acciaierie.
Il dibattito in Provincia
Non sembra prossima ad una soluzione la realizzazione del Centro intermodale a Cortenuova. Lunedì Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia, ha risposto ad un'interpellanza sulle infrastrutture da realizzare nella provincia di Bergamo, presentata dal consigliere di Fratelli d'Italia e sindaco di Antegnate Simone Nava. Tra tutte le opere il presidente della Provincia si è soffermato sulle due opere più controverse: il centro intermodale e la Bergamo-Treviglio. Pasquale Gandolfi ha ribadito cinque punti essenziali necessari per approvare l'opera. Tra tutti che il Ministero riconosca la strategicità del maxi intervento, ma fino ad oggi nessuna comunicazione è arrivata da Roma in tale senso.
Le condizioni di Gandolfi
“Il centro intermodale non può essere solo uno scalo merci lombardo, ma deve essere un’infrastruttura più grande per lo scambio merci ferro-ferro - ha detto - La proposta dell’utilizzatore è di fare di Cortenuova un retro porto di Genova, Ravenna, Venezia e Trieste. Da qui nascerebbe la strategicità perché le merci partirebbero dai quattro porti su treno per arrivare nella Bassa dove sarebbero smistate e ripartirebbe, sempre su rotaia, verso il Nord-Europa tagliando i tempi di trasporto marittimo per Rotterdam o Anversa. Questo punto va però chiarito significherebbe che che le merci in uscita su gomma da Cortenuova sarebbero pochissime”.
Gli altri due punti esposti da Gandolfi sono la necessità che sia riservato uno spazio alle aziende orobiche per sostituire lo scalo merci che ha chiuso l’anno scorso a Bergamo e la richiesta di chiarezza:
"I rapporti con gli Enti pubblici siano gestiti dai proponenti - conclude Gandolfi- esplicitando quello che vogliono fare perché ad oggi è tutto piuttosto fumoso”.
Il rischio fuga di Msc
Promotrice di questa piattaforma logistica è la società "Cortenuova Freight station", costituita nel 2020 e composta dalla “Vitali spa” e dalla “Msc Mediterranean shipping company”, azienda leader nel settore delle spedizioni di container (con un fatturato superiore agli 80 miliardi di euro). Dopo l’intervento del presidente della Provincia è arrivata la dura presa di posizione del gruppo “Vitali”, che ha interpretato la proposta di Gandolfi come un voler far slittare ancora più in là una presa di posizione di Via Tasso sul centro intermodale. L’idea di organizzare gli Stati generali delle infrastrutture bergamasche è affascinante sia pur tardiva, visto che sono in gioco a Bergamo miliardi di investimenti. Ma è proprio un paradosso che, mentre si discuterà di massimi sistemi , gli investimenti prendano una strada diversa che porterebbero alla vicina Brescia.