Il progetto

Il Consorzio vara il telecontrollo per monitorare le acque tra Oglio e Serio

Più sicuri gli abitanti di Montello, Costa Mezzate, Calcinate, Bagnatica, Cavernago, Chiuduno, Grumello, Telgate, Bolgare, Palazzolo sull’Oglio, Mornico e Palosco.

Il Consorzio vara il telecontrollo per monitorare le acque tra Oglio e Serio
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Il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca inaugura il nuovo sistema di telecontrollo per monitorare le acque nel comprensorio posto tra il fiume Oglio e il fiume Serio.

Un milione e mezzo Casa Italia

L’opera, i cui lavori sono stati avviati l’11 agosto 2023 grazie al finanziamento di 1milione e 500mila euro emesso dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri su proposta della Regione Lombardia, è stata il frutto del progetto «Contrasto al dissesto idrogeologico – Salvaguardia del territorio in sinistra del fiume Serio» ed è stata inaugurata mercoledì mattina a Bagnatica, in località Portico, alla presenza del presidente del Consorzio Franco Gatti, l’assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi e il presidente di ANBI Lombardia Alessandro Rota.

Automatizzare i meccanismi di governo dei corsi d'acqua

Dopo aver individuato i punti critici delle rogge e dei corsi d’acqua che avrebbero potuto andare in difficoltà causando allagamenti ed esondazioni, il Consorzio ha effettuato interventi di sostituzione e automazione degli organi meccanici di intercettazione, di governo e di scarico in 13 diversi Comuni, ovvero Montello, Costa Mezzate, Calcinate, Bagnatica, Cavernago, Chiuduno, Grumello, Telgate, Bolgare, Palazzolo sull’Oglio, Mornico e Palosco.

«Oggi è un giorno importante – ha esordito il presidente Gatti prima del taglio del nastro – Con il cambiamento climatico in atto, da diversi anni assistiamo a forti fenomeni temporaleschi, che spesso provocano straripamenti dei corsi d’acqua creando disagi ai cittadini. La nostra è la quinta provincia italiana dove si verificano il maggior numero di eventi meteorologici. Qui le esondazioni sono frequenti, in quanto le rogge e i torrenti quando straripano non hanno sfoghi nelle campagne perché incontrano manufatti, immobili e aziende che ne bloccano il deflusso. Con opere di contrasto al dissesto idrogeologico come quella che stiamo inaugurando, passiamo da una protezione civile passiva legata agli eventi meteorici, ad una protezione civile attiva in grado di apportare in tempo reale dei correttivi alla rete per permettere un corretto deflusso delle acque. La nostra attività quindi, consiste nel mettere in sicurezza il nostro territorio, migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini e rendere la nostra provincia competitiva».

Regione Lombardia: "Così preserveremo la sicurezza di 12 Comuni"

Una missione, quella del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, che ha trovato il pieno appoggio di Regione Lombardia e dell’assessore Comazzi.

«La nostra regione è sempre stata avanti nella difesa del suolo con investimenti pari a un miliardo di euro – ha riferito Comazzi – Una cifra impressionante, ma allo stesso tempo congrua per difendere gli oltre 1.200 Comuni lombardi identificati come fragili su un totale di 1.500. Nello specifico, questo nuovo impianto permetterà di telecontrollare e gestire la portata idrica delle rogge e preservare la sicurezza di 12 Comuni dell’area compresa tra il fiume Oglio e il fiume Serio. Continueremo ad impegnarci e a lavorare per il territorio, in modo da mettere in sicurezza tutti i suoi abitanti».

«Con quest’opera abbiamo saputo rappresentare ancora una volta la capacità e l’attenzione nella prevenzione e nella salvaguardia del territorio da parte dei nostri consorzi – gli ha fatto eco Rota – La collaborazione e la capacità di condivisione messa in campo soprattutto dalla Regione sono state lungimiranti. Se pensiamo che in alcune porzioni del nostro territorio, nei primi cinque mesi dell’anno, è caduto oltre un metro d’acqua, i fenomeni di allagamento registrati in Lombardia sono stati davvero minimi rispetto a quelli che si sono verificati in altre regioni d’Italia. Questo è stato possibile grazie alla costanza della squadra di professionisti che porta avanti questo lavoro e che non ha mai fatto mancare il suo contributo neanche negli anni più difficili. Nonostante la sempre maggiore frequenza di giornate inaugurative come questa, non dobbiamo mai abbassare la guardia. Piuttosto, dobbiamo essere sempre più consapevoli che c’è bisogno di un piano corale condiviso che consenta di portare avanti, oltre alla difesa del territorio, anche la sua innovazione attraverso l’integrazione delle nuove tecnologie nei sistemi tradizionali e moderni d’irrigazione, in un ottica di attenzione ed efficienza necessaria alla tutela e al benessere dei nostri cittadini».

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