I 25 anni del "multiforme ingegno" di Lorenzi, che ora si lancia nel golf simulato
Nati come conto-terzisti nella costruzione e gestione di impianti industriali, oggi i Lorenzi producono anche impianti multimediali di altissimo livello.
Venticinque anni mai uguali a sé stessi: da Cologno al mondo intero, reinventandosi in ogni momento per tenere il passo di un mondo che cambia. È un’eccellenza atipica, "Lorenzi Group": il gruppo industriale nato a Cologno e controllato oggi dai due fratelli Diego ed Elena Lorenzi, è infatti probabilmente l’espressione più calzante del multiforme ingegno dell’impresa bergamasca. Nati come conto-terzisti nella costruzione e gestione di impianti industriali, oggi i Lorenzi producono anche impianti multimediali di altissimo livello, e recentemente si sono inventati un simulatore digitale per giocare a golf. Un sogno di Diego, che in azienda è amministratore delegato: appassionatissimo di questo sport, ora gioca virtualmente sui migliori green del mondo, a pochi metri dal suo ufficio, insieme a tanti imprenditori "vicini di casa" (tra loro, Roberto Rusconi di Habilita).
L’arca di Noè per il Carnevale colognese
L’imperativo, nei corridoi di via Torino, a Zingonia, sembra del resto essere quello di trasformare le passioni in realtà. "Se lo puoi immaginare, lo possiamo realizzare" recita il claim sul sito del gruppo. Il motore è sempre quello. Sia che si tratti di grandi impianti idraulici, che di bambini di Cologno desiderosi di fare festa. Così nell’officina dell’azienda, settimana scorsa, accanto ai maxi ledwall, alle telecamere ad altissima definizione e alle tecnologie più disparate che servono gli impianti di Lorenzi in mezza Italia, da qualche giorno c’è anche un'enorme arca di Noè di legno e cartongesso.
"Faccio il catechista a Cologno e frequento da sempre l’oratorio del mio paese... - confessa semplicemente il vulcanico amministratore delegato - Serviva un posto per costruire il carro di Carnevale di quest’anno, ed eccolo qui".
Perché il futuro è "glocal": un piede nella Bassa e uno nel mondo.
Open day per i 25 anni
Nei giorni scorsi l’azienda ha aperto le porte per celebrare i primi 25 anni di attività. «Lorenzi Group» nasce nel 1997 nel settore dell’impiantistica e della realizzazione di installazioni elettriche civili ed industriali in qualità di terzista specializzato. Per adattarsi alle esigenze del mercato, il gruppo si specializza in diversi campi d’intervento, creando tre divisioni, una per ogni ambito: "Greentech Srl", nata nel 2008, specializzata in energie rinnovabili e installazione di impianti fotovoltaici, geotermici e a cogenerazione; "Hydro Electric Srl" fondata nel 2009 per il settore termoidraulico, e "Lu.im Srl" che si occupa dell’aggiornamento tecnologico dei sistemi a bordo macchina. Nel 2011 viene costituito il consorzio, consolidando le attività delle varie società e adeguandosi alle normative vigenti per i subappalti di primo grado.
La svolta multimediale
Nel 2019 nasce una nuova società, "Lowill Sound", per gestire la parte multimediale e domotica, ed ampliare l’offerta dei servizi del gruppo a contenuto tecnologico. Nel maggio 2021 il consorzio viene trasformato in società di capitali in cui confluiscono tutte le divisioni.
Diversificare per sopravvivere alle crisi
Nonostante il rallentamento del settore dell’edilizia, che nel 2020 ha registrato una flessione del -10,3% rispetto all’anno precedente, "Lorenzi Group" è riuscito a recuperare la propria posizione sul mercato, registrando performance pari a quelle pre-pandemia, grazie a un innovativo modello di business basato su tre leve fondamentali: audit, progettazione ingegneristica e prestazioni d’opera di alto livello in tutti i settori dell’impiantistica. Questo modello di business ha generato un fatturato nel 2021 di 7,3 milioni e un incremento del 21,40% rispetto al 2020.
"Il gruppo è in grado di fornire un servizio di prestazione d’opera qualificata, grazie agli oltre 150 dipendenti tra tecnici e operai specializzati nell’ambito dell’impiantistica, edilizia, termoidraulica, automazione, elettronica e sistemi energetici. Nel 2021 in risposta alle restrizioni imposte dalle norme anti-Covid, abbiamo deciso di diversificare il nostro business implementando i servizi di “Lowill Sound”, con service audio, video e luci" continua Diego Lorenzi.
Il progetto dell'Academy
Ma tra i fiori all’occhiello dell’azienda c’è anche la formazione.
"Collaboriamo con diverse scuole del territorio, come l’Enaip di Romano, e con il Patronato San Vincenzo, perché la sfida nei prossimi anni sarà proprio quella del ricambio generazionale e della formazione del personale - ha spiegato Lorenzi - Molto spesso troviamo ragazzi che non sanno stare sul posto di lavoro: svogliati, le mani in tasca, poca voglia di mettersi in gioco. Qui in azienda li motiviamo e diamo loro un ruolo e uno spazio: così trovano una dimensione per sé stessi, e spesso poi li integriamo in azienda, assumendoli".
Nuove leve "formate secondo la nostra identità con un’educazione civica adeguata, che sappia conoscere le esigenze del cliente e offrire un ottimo servizio. Dobbiamo essere i primi a permettere che i giovani siano i protagonisti di domani". Altri giovani e giovanissimi sono impiegati nel settore multimediale: progettano e costruiscono avanzatissimi schermi a led per le più grandi case di moda d’Italia e del mondo. Negli anni scorsi, un enorme sistema di luci firmato da Lorenzi ha colorato le bianchissime piste da sci di Cortina d’Ampezzo, in uno spettacolare trionfo di rosso-Campari: un progetto di marketing per Aperol.
Assunzioni a tempo indeterminato
Avviato nel 2021, il progetto "Academy" ha formato inizialmente giovani elettricisti, grazie a un processo di continuo apprendimento sul campo che ha permesso loro di accrescere le proprie competenze condividendo valori, vision e qualità operativa di "Lorenzi Group", valori su cui si basa la comunità aziendale.
"Nel 2022 la formazione proseguirà con l’intervento degli operation man, coordinatori di “Lorenzi Group”, alla direzione del personale in cantiere. Tra tutti gli allievi dell’”Academy”, chi si distinguerà per competenze, volontà e dedizione verrà inserito direttamente nel flusso operativo e verrà impiegato in azienda a tempo indeterminato", continua l’amministratore delegato.
"Venticinque anni fa eravamo un’azienda artigiana in un ufficio da 40 metri quadrati, a Canonica d’Adda - ricorda Elena Lorenzi, che in azienda, oltre che essere socia al 50%, si occupa di contabilità e personale ed è l’anima “concreta” e meno “sognatrice” che controbilancia l’esuberanza del fratello Diego - Da lì ci siamo spostati a Capriate, poi a Bergamo e infine qui".
In una Zingonia che è ancora uno dei laboratori economici più importanti e creativi della provincia di Bergamo, anche se troppo spesso oscurata dalla cronaca nera. I corridoi dell’azienda sono costellati di fotografie dei progetti e dei cantieri di Lorenzi, che si alternano alle sculture "raku" firmate da un altro dei fratelli Lorenzi: Giuseppe, un ceramista noto a livello nazionale.
Il golf indoor
Tra i progetti più recenti del Gruppo c’è un simulatore digitale per giocare a golf. In azienda c’è un prototipo che vale, da solo, circa 100mila euro, ma già due progetti del genere sono stati commissionati e realizzati da Lorenzi. Si tratta di una stanza multimediale ad altissima tecnologia. Un grande telo, sul quale un proiettore simula dettagliatamente diversi scenari ricostruiti digitalmente, è installato davanti a un piccolo "green" sintetico. E' qui che si gioca.
L’esperienza è immersiva: luci, musica e suoni sono perfettamente riprodotti. Mazze a palline alla mano, si tira come se ci si trovasse in un vero campo da golf. La pallina colpisce il telo, e il cuore pulsante del progetto entra in azione: si chiama Trackman, e si basa sulla realtà aumentata. Una telecamera ad altissima definizione analizza la traiettoria della pallina fino all’urto con il telo, e poi il software elabora i dati simulando come sarebbe stato il tiro se ci si fosse trovati in campo aperto. Il livello di dettaglio è tale da poter essere utilizzato per gli allenamenti anche a livello professionistico. All’Ad brillano gli occhi, con la mazza da golf in mano, ma non stupisce più di tanto: la passione, qui, è la prima costante di un’equazione di successo.