Fatturato della farmacia in calo da due anni, minoranze preoccupate
A sorpresa, quest’anno, anche per le farmacie a provocare minori entrate è stata la pandemia.
Il Bilancio della farmacia comunale di Martinengo è in salute ma il calo per il secondo anno consecutivo del fatturato preoccupa le minoranze.
Minori entrate
A sorpresa, quest’anno, anche per le farmacie a provocare minori entrate è stata la pandemia. Sicuramente, l’arrivo del Covid-19 ha portato un indotto maggiore, tuttavia i costi che anche i farmacisti hanno dovuto sostenere per adeguarsi alle normative sono stati elevati. Inoltre, l’obbligo del distanziamento sociale ha impedito che si potessero offrire alcuni servizi specifici, che producevano introiti significativi.
Un fragile gioiello
"Il Bilancio consuntivo è in linea con il Previsionale - ha commentato Andrea Austoni, che gestisce la contabilità per la farmacia comunale - il costo del personale è in leggero aumento, per via di alcuni scatti di anzianità previsti nel prossimo triennio, mentre i ricavi di vendita sono in leggera contrazione. Fortunatamente non di molto. La motivazione va ricercata nel clima di incertezza, dovuta alle politiche aziendali delle farmacie concorrenti, inoltre va aggiunto che anche il settore delle farmacie è stato colpito dalla crisi pandemica. Se è vero infatti che le entrate non hanno avuto un calo consistente, non si può negare che le farmacie hanno sostenuto maggiori costi rispetto all'ordinario, dovuti proprio all’adeguamento previsto dalla normativa. Ciononostante il patrimonio garantisce una stabilità non intaccabile dalla riduzione del fatturato. L’ultima cosa di cui il Comune si deve preoccupare è la tenuta dei conti della farmacia, che è un piccolo gioiello". Il sindaco Mario Seghezzi ha voluto ringraziare la presidente per l’oculata gestione della farmacia ma le minoranze non sono così certe di poter dormire sonni tranquilli.
Le perplessità della minoranza
"È il secondo anno che il fatturato è in calo - ha commentato il consigliere Davide Ranghetti di “Obiettivo Comune” - abbiamo capito qual è la ragione ma ci chiediamo come il CdA intenda attivarsi per recuperare terreno. Ci sono idee da mettere in atto?». A rispondere è stato il primo cittadino: «Secondo me la farmacia non è un’azienda, non deve produrre a fine anno un fatturato stellare - ha commentato - Certo i conti devono essere in ordine ma l’importante è dare un servizio alla cittadinanza". A fare eco a Ranghetti però è stata anche la consigliera Tania Martinelli di “Per Martinengo”. "Parliamo di un calo del fatturato, anche se limitato, che si protrae per il secondo anno di fila giustificato dalla presenza di una terza farmacia e dalla pandemia - ha osservato - è vero, concordo anche io che non dobbiamo pensare solo agli incassi, tuttavia dobbiamo prendere coscienza che ci troviamo in una realtà concorrenziale e bisogna decidere come affrontarla". "I costi di gestione negli anni sono cresciuti, pensiamo per esempio alle spese relative alle pulizie e alle assicurazioni - ha aggiunto il capogruppo Adriana Belotti per quale ragione?". "Nel Previsionale queste voci hanno subito un incremento perché quando redigiamo il documento finanziario inseriamo un trend di crescita su base prudenziale. - ha ribattuto Austoni - È meglio sottostimare i ricavi e sovrastimare i costi, in questo modo non arriviamo mai impreparati".