Driver di Amazon in sciopero per il Black Friday
In bergamasca a incrociare le braccia saranno autisti e corrieri dei due poli di Casirate e Cividate.
Incroceranno le braccia in uno dei giorni più "caldi" per il mondo dell'e-commerce. Lo faranno per colpire nel segno e per spostare l'attenzione sulle condizioni di lavoro e sui loro diritti. Stiamo parlando dei driver che effettuano le consegne per Amazon Italia Transport che, venerdì 26 novembre, in occasione dell'ormai celebre "Black Friday" sciopereranno dichiarando "guerra" al colosso degli acquisti online.
Driver in sciopero per il Black Friday
Sarà, quindi, un "Black Friday" di nome e di fatto. Lo sciopero è stato indetto dalle categorie di Cgil, Cisl e Uil che seguono driver e
dipendenti associate a Assoespressi e che si occupano, appunto, delle consegne per Amazon Italia.
Uno sciopero “necessario – scrivono le segreterie di Filt Cgil e Fit Cisl di Bergamo - per affermare, finalmente, un Accordo Nazionale di secondo livello che realizzi il controllo, la verifica e l’abbassamento dei gravosi carichi e ritmi di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro per i driver e la continuità occupazionale per il personale viaggiante, con il mantenimento di tutti i diritti e gli elementi retributivi, in caso di cambio appalto/cambio contratto di trasporto, in analogia con quanto previsto all’art. 42 del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione”.
Proteste a Casirate e Cividate
Per Bergamo, la manifestazione si concretizzerà con presidi nei due centri Amazon della provincia, Casirate d’Adda e Cividate al Piano.
“Anche per loro è necessario che si riprenda la trattativa che riduca l’impatto economico negativo in caso di danni e franchigie e stabilizzi l’incremento del valore economico dell’indennità di trasferta, con l’introduzione di un Premio di Risultato congruo, in ogni realtà aziendale, che valorizzi la qualità della prestazione e la professionalità dei driver. In questi posti di lavoro è condizione ineludibile il rispetto della normativa sulla privacy, con una corretta gestione dei dati e l’esclusione del controllo dell’attività lavorativa del singolo e di interventi sul piano disciplinare, attraverso utilizzo dei dati stessi, prodotti dagli strumenti di lavoro digitali, di geolocalizzazione o di videosorveglianza. Infine – concludono i segretari provinciali di Filt Cgil Marco Sala e Fit Cisl Pasquale Salvatore - chiediamo che non vengano peggiorati i diritti dei lavoratori Amazon, a partire dal tema delle assenze dovute a malattia”.
I sindacati sono determinati a raggiungere presto un accordo. Tanto che - fanno sapere - "se le provocazioni messe in atto da Assoespressi dovessero continuare e non si dovesse arrivare ad un accordo “serio” che metta in primo piano i lavoratori e le questioni che abbiamo
messo sul tavolo a tutela di tutti, non escludiamo altre azioni nel prossimo futuro".