Cresce la manifattura a Bergamo, il secondo trimestre torna sui livelli pre-Covid
Mazzoleni: "Fiduciosi sulla tenuta occupazionale, anche a fronte dello sblocco dei licenziamenti".
Corrono le imprese industriali (+3,5% congiunturale), ma anche quelle artigiane evidenziano un incremento superiore alla media regionale (+1,2%). Rimane il nodo dei costi di approvvigionamento, con rincari superiori al 10% per le materie prime.
Cresce la manifattura a Bergamo
E' un quadro incoraggiante quello che si delinea nel secondo trimestre per la provincia di Bergamo. Lo dicono i dati analizzati dalla Camera di Commercio di Bergamo che nel secondo trimestre conferma il rimbalzo della produzione manifatturiera bergamasca rispetto ai livelli anomali del 2020. Il fenomeno risulta particolarmente accentuato perché il confronto avviene rispetto al punto di minimo raggiunto lo scorso anno, in occasione del periodo più difficile dell’emergenza sanitaria.
“Rapportando la produzione manifatturiera del secondo trimestre con quella di un anno prima, la variazione è altissima, ma è più significativo e importante sottolineare il superamento dei livelli 2019 pre Covid, specialmente per l’industria - ha commentato il presidente Carlo Mazzoleni - Un altro punto che vale la pena di mettere in risalto è la maggiore capacità di recupero dimostrata dal manifatturiero bergamasco rispetto al regionale. Ciò induce ad essere fiduciosi sulla tenuta occupazionale, anche a fronte dello sblocco dei licenziamenti, ma anzi, al contrario, si fa sempre più marcata la difficoltà di reperimento di figure adeguate da parte delle imprese".
Gli incrementi su base annua raggiungono i valori record di +37,5% per le imprese industriali con almeno 10 addetti e di +30,4% per le imprese artigiane con almeno 3 addetti. La variazione rispetto al trimestre precedente conferma comunque il processo di ripresa in corso nella manifattura provinciale, con aumenti significativi sia per l’industria (+3,5%) che per l’artigianato (+1,2%).
Si torna ai livelli pre-Covid
Nell’industria, in particolare, si tratta del quinto segno positivo consecutivo, con una velocità di crescita che ha consentito di superare i valori pre-Covid, mentre l’artigianato ha evidenziato una ripresa più incerta ma comunque sufficiente a recuperare i livelli del 2019. La crescita della produzione dell’industria bergamasca risulta allineata a quella regionale: la Lombardia registra infatti una variazione inferiore su base annua (+32,5%) ma un incremento congiunturale lievemente più marcato (+3,7%).
Il dettaglio settoriale evidenzia come molti comparti importanti del sistema industriale bergamasco abbiano superato i livelli precedenti alla pandemia, a partire dalla meccanica, il settore più rilevante dal punto di vista dimensionale, ma anche per quanto riguarda chimica-farmaceutica e siderurgia. Ancora in difficoltà molti settori del made in Italy, sebbene segnali di recupero inizino a manifestarsi nel tessile.
Fatturato in crescita, ma la materia prima rincara
Il fatturato mostra una dinamica in linea con quella della produzione, con un incremento su base annua che oltrepassa il 40% e una crescita del +2,5% rispetto al primo trimestre dell’anno, superando così i livelli del 2019. Gli ordini si mantengono in crescita, con un incremento congiunturale del +1,5% dovuto soprattutto alla vivacità della domanda estera.
Le tensioni sui prezzi delle materie prime, già segnalate nel trimestre scorso, si acuiscono e raggiungono un nuovo picco (+11,7%), confermandosi come principale criticità dell’attuale congiuntura economica. I listini dei prodotti finiti iniziano a muoversi (+4,9%) per compensare tali rincari, ma la perdita di redditività rimane significativa così come le difficoltà di approvvigionamento.
Ricorso alla Cig ancora alto
La dinamica occupazionale evidenzia un rallentamento dopo la crescita registrata nel primo trimestre, tradizionalmente caratterizzato da un elevato numero di entrate per l’avvio dei contratti con durata annuale. Il saldo tra ingressi e uscite si mantiene comunque positivo (+0,1%) e
conferma la fase di crescita della forza lavoro industriale, che ha superato il livello pre-pandemia, anche se la CIG rimane ancora su livelli storicamente elevati (24% le imprese del campione che dichiarano di utilizzarla).
Crescono le imprese artigiane bergamasche
La produzione manifatturiera dell’artigianato torna a mostrare un segno congiunturale positivo (+1,2%) a Bergamo, riprendendo il percorso di recupero dei livelli produttivi dopo la battuta d’arresto registrata nel trimestre precedente (-0,7%). Anche il fatturato delle imprese artigiane bergamasche evidenzia un forte rimbalzo su base annua (+33,1%) e un incremento di circa un punto percentuale (+0,9%) rispetto al trimestre precedente, mentre gli ordinativi proseguono la fase di crescita (+0,8% rispetto al primo trimestre) pur evidenziando un rallentamento.