Bcc Treviglio accelera sugli accantonamenti
L'assemblea dei soci è in programma per il 26 aprile, virus permettendo.
Oltre 18 milioni di accantonamenti "preventivi" per ridurre il rischio del credito nei prossimi anni: Bcc Treviglio accelera sul calendar provisioning. Assemblea in programma per il 26 aprile.
Il Bilancio di Bcc Treviglio
Una manovra decisamente importante quella impostata da Bcc Treviglio e dal gruppo Iccrea, per ridurre nei prossimi anni il rischio del credito.
L'operazione del principale istituto di credito della Bassa - 21mila soci - è il punto principale di un Bilancio consuntivo del 2019 che per altri aspetti ricalca sostanzialmente quello dell'anno precedente. Ma è proprio per le cosidette «rettifiche nette per rischio di credito» da 18,16 milioni di euro che, spiega l'Istituto in una nota, il conto economico si è chiuso «tecnicamente» con un passivo di circa 13,7 milioni.
Una manovra preventiva
«Vista la solidità dei conti dell'anno, avendone la possibilità abbiamo deciso di anticipare un'operazione necessaria, anche a costo di vedere abbattuto l'utile - ha spiegato il presidente Giovanni Grazioli - La buona redditività derivante dalla gestione caratteristica ci ha comunque permesso di non intaccare la solidità patrimoniale della Cassa».
L'operazione permetterà «di anticipare il più possibile l’impatto economico derivante dall’entrata a regime delle nuove regole europee in materia di gestione del credito» spiega una nota della banca, che nel dettaglio discuterà i numeri del 2019 il prossimo 26 aprile durante la consueta assemblea dei soci. Tra le altre cose, si parlerà anche di una possibile ulteriore cessione, nei prossimi anni, di altre «fette» di credito deteriorato.
Raccolta, impieghi, attività sociale
Complessivamente, nel 2019 Bcc Treviglio ha amministrato masse per 4,42 miliardi, la raccolta complessiva (il totale dei conti correnti e degli investimenti gestiti) ammonta a 2,19 miliardi mentre la somma degli impieghi si è attestata a 1,15 miliardi di euro. «Significativo» il numero di mutui prima casa erogati nell'anno pari a 214, per un totale di 22 milioni di euro. Quanto ai contributi per attività sociali e culturali nella Bassa e non solo, il totale ammonta a 451 mila euro.
Le coperture salgono
«Anche nel 2019 è proseguita l’incisiva attività di riduzione dei crediti “non perfoming” - prosegue la nota - che hanno visto una diminuzione di circa 60 milioni di euro lordi, al netto delle nuove classificazioni a sofferenza, ed un considerevole aumento delle coperture». Pari ora al 60% sulle sofferenze ed al 39% sulle inadempienze probabili.