Attività storiche di Regione Lombardia, 38 sono in provincia di Bergamo

Malanchini: "Un riconoscimento importante dietro al quale ci sono impegno e passione".

Attività storiche di Regione Lombardia, 38 sono in provincia di Bergamo

Attività storiche riconosciute da Regione Lombardia, 38 sono in provincia di Bergamo. Si andranno ad aggiungere alla già lunga lista di negozi storici e di tradizione della Lombardia. Malanchini: “Riconoscimento importante”.

Attività storiche di Regione Lombardia

“Sono 38 le nuove attività storiche e di tradizione di Bergamo e provincia riconosciute da Regione Lombardia – commenta Giovanni Malanchini, Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia – Si tratta di un riconoscimento importante, dietro al quale ci sono sacrifici, passione, caparbietà. Riuscire a resistere in un contesto economico complicato come quello attuale oggi è un grande merito e, in quanto tale, deve essere riconosciuto dalle istituzioni. Per farlo il Consiglio regionale della Lombardia lo scorso febbraio ha approvato una legge volta a salvaguardare e valorizzare le botteghe storiche e artigiane, in quanto parte di un patrimonio e di una tradizione da conservare e preservare. Bergamo, a livello regionale, quest’anno si posiziona solo dopo Milano per numero di attività storiche e di tradizione riconosciute. Si tratta di un risultato che mi rende particolarmente orgoglioso: la Bergamasca conferma di essere un territorio ricco di tante piccole realtà che con il loro servizio sono diventate nel tempo un valore per le comunità di riferimento. Questo premio è un riconoscimento alla loro professionalità, al loro valore anche sociale e alla capacità di saper essere competitivi in un mercato in continua evoluzione”.

Ecco le 38 novità

In città a Bergamo sono 9 le attività che hanno ricevuto il riconoscimento: il ristorante Arlecchino (1967), Il Sole (1969), Da Nasti (1969), (1963), Gennaro e Pia (1974), Birreria del Belvedere (1959), Galleria Previtali (1963) e i negozi Nocenti Pierino (1976), Calzoleria Agazzi (1978) e VerdeVivo (1975).

In provincia, invece, sono stati insigniti del riconoscimento: Fuselli Sport (1953) ad Almè; Merletti Fiori (1968) ad Almenno San Salvatore; Da Sandro La Busa (1978) ad Alzano Lombardo; Cooperativa di consumo di Bariano (1945); Macelleria salumeria da Claudio (1958) a Bottanuco; Pasini Alfredo snc (1953)a Caprino Bergamasco; La bottega di Pepo (1969) e Panificio Stuani (1940) a Caravaggio; Zanetti gioielli (1964) a Ciserano; Panificio Goisis (1972) a Cologno al Serio; a Costa Volpino Torri abbigliamento (1962); a Dalmine Panificio Cornago (1967); a Gandosso Trattoria Pierì (1950), Pasticceria Wender (1957) a Lovere; a Mozzanica Cafè Roma (1963); a Osio Sotto Bar Commercio (1970). A Piazza Brembana, Donazelli (1946); a Ponte Nossa, Ottica Claseri (1960);a  Ponteranica, Salumeria Leidi Osvaldo snc (1968); a Ranzanico La Romanella (1962); a San Pellegrino Terme, ristorante dell’Albergo Centrale (1934); a Scanzorosciate, Autosalone Epis (1960); a Serina, La Fenice (1965); a Sorisole, Panificio Leidi (1943), a Spirano, Panificio Beretta (1966); a Trescore Balneario, La Conca Verde (1961); a Treviglio, Merceria Antignati (1967) e Panificio Testa (1973); Zogno, La Staletta (1979).

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