Economia

A Cortenuova arriva il Polo intermodale bergamasco

Gandolfi: "Abbiamo passato anni, sia da destra che da sinistra, a dire che la cura migliore era quella del ferro, per togliere mezzi dalle strade: se l'obiettivo è questo, la politica non può tirarsi indietro"

A Cortenuova arriva il Polo intermodale bergamasco
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È ormai (quasi) ufficiale: come era nell'aria da tempo, stamattina anche il presidente della provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi ha confermato che il nuovo Polo intermodale della provincia di Bergamo potrebbe essere realizzato a Cortenuova, nella Bassa orientale.

Verso il Polo intermodale a Cortenuova

Il presidente della Provincia ne ha parlato questa mattina, martedì 10 gennaio, a latere della presentazione dei risultati della prima fase dello studio "Logistica e territorio", commissionato dalla Provincia di Bergamo al Centro studi sul territorio "Lelio Pagani" dell'Università degli Studi di Bergamo. Si tratta di un lungo e approfondito studio, che al momento è soltanto alle fasi iniziali, per scandagliare e analizzare le ripercussioni urbanistiche ed economiche dell' "invasione delle logistiche" nella Bassa bergamasca.

Le merci dalla gomma al ferro, e viceversa

Il polo intermodale, o interporto, è un'area destinata allo scambio delle merci tra rete ferroviaria e rete stradale.  Da tempo la provincia di Bergamo sta discutendo sulla necessità di costruirne uno in pianura, e il progetto si è concretizzato negli scorsi mesi con la proposta di un grande polo intermodale nell'area delle ex Acciaierie.  Il nuovo polo intermodale  si estenderebbe su circa 330 mila metri quadri   tra la frazione Santa Maria del Sasso di Cortenuova, l’ex centro commerciale "Le Acciaierie", la linea ferroviaria Milano-Brescia e la zona di via Trieste.

 

"Inland terminal", questo il nome del progetto, dovrebbe essere realizzato dal Gruppo Msc, secondo vettore marittimo al mondo nel trasporto container.  Nei mesi scorsi è stata anche costituita una società apposita, "Cortenuova Freight Station": è partecipata al 60% da Medlog, società di trasporto del Gruppo Msc, e al 40% dallo sviluppatore immobiliare "Vitali" che materialmente si occuperebbe di dar vita alla nuova infrastruttura intermodale.

"La politica non può tirarsi indietro"

"Ho incontrato il ministro in questi giorni: pare che il polo intermodale venga portato avanti. Con il Comune di Cortenuova abbiamo chiesto al Ministero se realmente c'è questa possibilità, e questa necessità. Se c'è, siamo assolutamente disponibili al dialogo. Abbiamo passato anni, sia da destra che da sinistra, a dire che la cura migliore era quella del ferro, per togliere mezzi dalle strade. E se davvero questo intervento ha questa finalità, la politica intera non può tirarsi indietro. Se ne ha altre... Facciamoci una riflessione".

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