4° Compleanno Hammer, sabato festa al birrificio di Villa d'Adda

Due sorprese: una nuova birra e l’anteprima della collaborazione con Lambrate.

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berliner te saludi 4° Compleanno Hammer, sabato festa al birrificio di Villa d'Adda
Le ultime due nate in casa Hammer

Sabato grande festa al birrificio di Villa d’Adda, in via Chioso, per il 4° Compleanno Hammer.

4° Compleanno Hammer

Sono già passati quattro anni dalla sua fondazione e il birrificio Hammer di Villa d’Adda ha già bruciato tutte le tappe: quest’anno è stato il secondo produttore di birra artigianale a far maggiormente incetta di premi a Rimini (premio Birra dell’anno indetto da Unionbirrai) e l’anno prima era stato il terzo; non solo, il lavoro portato avanti in questi anni dall’ex head brewer Marco Valeriani è valso un primo, un secondo e ancora un primo posto (2017, 2018 e 2019) nel premio Birraio dell’anno di Fermento Birra; senza contare diversi altri riconoscimenti, gli ultimi all’European Beer Star in Germania (due medaglie).

Festa al birrificio di Villa d’Adda

Quella di sabato, sarà insomma una festa di compleanno ancor più speciale. Dalle 11 alle 23, in via Chioso non mancherà una tensostruttura con posti a sedere coperti, cucina con un’hamburgheria mobile, shop e spine (16, per 17 birre) all’interno, dove il pubblico potrà anche apprezzare il nuovo monumentale murale che “affresca” le celle frigorifere realizzato dall’artista locale Giuseppe “Killer” Donadoni.

Il murale del "Killer" 4° Compleanno Hammer, sabato festa al birrificio di Villa d'Adda
Il murale del “Killer” Giuseppe Donadoni

Dalla mitica collaborazione con lambrate

Ma la festa sarà anche occasione per la presentazione in anteprima di due novità assolute: una nuova birra – una berliner weisse – a firma del nuovo primo birraio Matteo Palmisano, e l’attesa “Te saludi” frutto di una mitica collaborazione con lo storico Birrificio Lambrate di Milano (di seguito un video della cotta a più mani).

“Un nome nato da un motto tipicamente meneghino durante una cena con la crew del Lambrate e che vuol anche tributare un omaggio anche a Marco Valeriani (che sta costruendo in queste settimane il suo nuovo birrificio Alder a Seregno, ndr) con cui abbiamo condiviso fin qui un lungo percorso – ha spiegato Palmisano – Hammer più lambrate… non potevamo che essere “esosi”, e infatti abbiamo prodotto un’inedita “India pale lager” con un un double dry hopping da 8 grammi per litro, ovvero una luppolatura anticipata rispetto al dry hopping standard per creare profili aromatici grazie al lievito ancora al lavoro. Insomma una birra che conserva secchezza e bevebilità di una lager, ma con la luppolatura di una Ipa”.

Mitica collaborazione fra Hammer e Birrificio Lambrate
Matteo Palmisano con il birraio di Lambrate, Mattia Bonardi

E poi la nuova berliner weisse

“Una birra ad alta fermentazione, con la leggera acidità tipica dello stile berlinese, ma con aggiunta di frutta in fermentazione, mango e frutto della passione, che la rendono più morbida rispetto ad esempio alla nostra “gose” Hirsch. Ho da sempre una predilezione per le sour e volevo una ricetta che si discostasse dalle linee base”.

Un prodotto molto estivo, ma la voglia di caldo per la realtà gestita dai fratelli Fausto e Roberto Brigati insieme a Letizia Zoia non si ferma qui, dato che – forse un unicum nel mondo della birra artigianale – alla festa del 4° Compleanno Hammer sarà presentata anche una linea di gadget “da spiaggia”, fra cui costumi, freesbee e racchette da spiaggia tutti con al centro il tipico brand circolare (oltre a una maglietta realizzata ad hoc per l’evento).

Bilancio: “Più positivo di così…”

“Che dire – ha confidato il titolare Fausto Brigati – finora un bilancio che più positivo di così… Ora Matteo ha tutta la nostra fiducia e siamo sicuri che saprà mettere a frutto i nostri impianti, così come ha fatto Marco, con noi fino a poche settimane fa. Del resto ormai da tempo si occupa soprattutto Matteo di garantire materialmente la riconducibilità del processo di produzione meticolosamente impostato da Marco, ora avrà modo anche di metterci del proprio, con creatività e gusto personale, com’è avvenuto per le due etichette ultime nate”.

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