Il compleanno

Tanti auguri, Romano!

Erano le calende di febbraio del 1171. Ecco gli edifici simbolo della città e il nuovo logo realizzato dal Comune per celebrarla.

Tanti auguri, Romano!
Pubblicato:
Aggiornato:

Esattamente 850 anni fa, "alle calende di febbraio del 1171",  fu (ri)fondato il Borgo di Romano di Lombardia. E il Comune celebra il compleanno della città con un logo.  Lo rende noto l'Amministrazione comunale stessa, con un post sulla propria pagina di Facebook che ripercorre la curiosa storia  del borgo, un avvenimento che per motivi storici si porta dietro, da secoli, una data precisa, per quanto per ovvie ragioni più "simbolica" che reale.

Quando Romano scelse di stare con Bergamo

"Romano esisteva ovviamente già da prima del 1171 - spiega il post dell'Amministrazione - ma a partire da tale data fu costruito ex novo, più a monte di Romano Vetere, un castrum del quale vi sono testimonianze scritte a partire dal 980. La decisione di costruire il nuovo borgo non fu indolore: comportò infatti incertezze, discussioni e incredibili sacrifici. Ma il tutto era giustificato da esigenze politiche superiori, che nascevano dal bisogno indifferibile di sottrarre il borgo all’influenza cremonese. Romano era infatti da secoli in contestazione fra le due diocesi confinanti (quella, appunto, cremonese e quella bergamasca) e di riflesso fra le due organizzazioni civili. L’incertezza della divisione dei confini fra le due diocesi aveva radici antiche e contrastanti, certamente legate al desiderio di predominio temporale dei diversi vescovi succedutisi alla loro guida, e trascorsero lunghi anni prima di giungere a una soluzione".

La nuova Romano "bergamasca"

Fu Bergamo a prendere l’iniziativa per la costruzione del nuovo borgo. E “alle calende di febbraio del 1171” (cioè il 1° febbraio) un atto sottoscritto tra gli abitanti della Romano Vetere e i consoli della città di Bergamo decretò la nascita della “nuova” Romano, nella sua collocazione attuale. Negli anni seguenti si diede corso alle disposizioni e agli accordi stabiliti in quella data, e da allora Romano fu borgo-franco interamente bergamasco. Fu l’inizio di una nuova, grande storia: storia che ritroviamo rappresentata, nei suoi elementi caratterizzanti, nel logo ufficiale realizzato per le celebrazioni di questo 850° anniversario".

Il nuovo logo di Romano

Nel giro di otto secoli e mezzo, Romano è diventato il centro principale della  Bassa pianura orientale, e conta oggi  più di 20mila abitanti. Eppure, il centro storico del borgo medievale è uno dei meglio conservati della zona: la passeggiata tra via Rubini, piazza Roma, via Tadini e via Colleoni aveva affascinato alcuni anni fa anche uno storico dell'arte come Philippe Daverio.

Una città a misura di bicicletta

Le ridotte dimensioni fanno del centro una città vivibilissima anche a piedi, o tutt'al più in bicicletta. Tra gli edifici notevoli, oltre a quelli che circondano la spettacolare piazza Roma, c'è  la spettacolare Rocca Viscontea, i portici della Misericordia di via Colleoni, il Palazzo della Ragione (sede del Consiglio comunale) ma anche Palazzo Rubini, che fu la residenza del "Pavarotti" di Romano: il tenore Giovan Battista Rubini.

Portici della Misericordia
Foto 1 di 7

I Portici della Misericordia, realizzati alla base di un edificio tardogotico con sedici arcate che si aprono su via Colleoni, fu fatto costruire proprio dal condottiero bergamasco

Portici della Misericordia
Foto 2 di 7

I Portici della Misericordia, realizzati alla base di un edificio tardogotico con sedici arcate che si aprono su via Colleoni, fu fatto costruire proprio dal condottiero bergamasco

Palazzo Rubini
Foto 3 di 7

Palazzo Rubini, dimora del massimo tenore d’opera ottocentesco Giovan Battista Rubini, è oggi di proprietà della fondazione a lui dedicata. Fu costruito nel 1845 da Pier Antonio Pagnoncelli.

Palazzo della Ragione
Foto 4 di 7

Il Palazzo della Ragione, sede del Consiglio comunale, con il Leone di San Marco veneziano sulla facciata

Piazza Roma
Foto 5 di 7

L’antica Piazza Grande ora piazza Roma, è il cuore della città. Da qui si dipanano le strade che portano a porta Brescia (esistente), e alle porte "Bergamo" e "Crema".

45622105_WhatsApp Image 2020-10-13 at 11.08
Foto 6 di 7

La grande Rocca Viscontea, sede del Museo della Memoria e oggetto di un recente importante intervento di restauro e riqualificazione

La Rocca Viscontea
Foto 7 di 7

La grande Rocca Viscontea, sede del Museo della Memoria e oggetto di un recente importante intervento di restauro e riqualificazione

Un logo per festeggiare Romano

Ecco dunque il logo realizzato dall'Amministrazione per celebrare l'evento. Porta nella pancia il profilo della Rocca viscontea, e delle mura che cingevano il territorio cittadino.  "Sotto la Rocca compare un tratto ondulato di colore azzurro ad evidenziare l'importanza che l'acqua ha avuto, ed ha tuttora, per il paese - spiega il Comune - Le numerose sorgive, i mulini, il fiume Serio, hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo agricolo e commerciale del borgo. Il rosso e il giallo, nella tonalità oro-bronzo, richiamano i colori rappresentativi della città".

Il logo affiancherà lo stemma comunale in occasione di tutte le iniziative culturali ed istituzionali promosse nel corso dell'anno direttamente dall'Amministrazione Comunale, così come nelle manifestazioni di particolare rilevanza che saranno realizzate in collaborazione con le associazioni e realtà del territorio.

Leggi di più su RomanoWeek in edicola da venerdì 8 gennaio 2021

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali