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"Ruote nella storia", il terzo raduno Aci sbarca anche a Pagazzano

L'appuntamento al castello visconteo con la visita a una collettiva di scultura che unisce particolarità, originalità e qualità

"Ruote nella storia", il terzo raduno Aci sbarca anche a Pagazzano
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Il terzo raduno di Aci, "Ruote nella storia", è pronto a sbarcare anche a Pagazzano. L'appuntamento è per domenica 17 settembre.

Terzo raduno Aci Bergamo

Organizzato dall’Aci di Bergamo, il percorso che vedrà il via dal piazzale dell’Accademia della Guardia di Finanza e porterà al
Castello Visconteo di Pagazzano, sarà il momento clou del terzo raduno "Ruote nella storia". C'è ancora tempo per partecipare: le iscrizioni si chiuderanno l'8 settembre (informazioni: tel. 035.285913 – segreteria@bergamo.aci.it - www.acibergamo.it).

"Ruote nella storia"

Sarà una giornata che unisce con un filo rosso molti momenti: dalla storia dell’evoluzione automobilistica, di cui sono immagini-testimonial le auto che parteciperanno, alla scoperta di paesi e territori della nostra provincia, verso la Bassa. Una geografia per molti inedita, che si sposerà con due sottolineature culturali e artistiche, inserite per impreziosire l’evento.

Da Crespi d'Adda a Pagazzano

Crespi d'Adda

La prima tappa sarà a Crespi d’Adda, nel Villaggio creato tra fine Ottocento e inizio Novecento da due capitani d’industria lungimiranti, Cristoforo Benigno Crespi e il figlio Silvio Benigno. Questo modello di nucleo industriale, ancora abitato, è l’esempio di un progetto di paese ideale, dotato di tutto per viverci, per lavorare, per essere comunità. Non a caso è un sito inserito nel Patrimonio dell’Unesco.

L’altro appuntamento sarà al Castello di Pagazzano con la visita a una collettiva di scultura che unisce particolarità, originalità e qualità. È intitolata “Dopo Manzù. Dialogo tra sei scultori e un maestro” (qui il programma della mostra-evento). A idearla sono stati due artisti bergamaschi di fama internazionale, lo scultore Ugo Riva e il pittore Sergio Battarola che hanno dato vita a una bella costellazione di nomi e proposte: con opere di Manzù si potranno ammirare gessi di Giuseppe Rivadossi; fibroresina di Viveka Assembergs, terrecotte policrome di Ugo Riva, bronzi policromi di Federico Severino, figlio del filosofo, e fusioni in resina di Dario Tironi. Dopo la visita al Castello e alla mostra, che sarà guidata da Ugo Riva, la comitiva delle auto storiche si sposterà per il pranzo e le premiazioni alla “Corte Berghemina”.

 

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