Restauro della cappella della Madonna del Rosario grazie a una benefattrice
Tina Quaranta sosterrà la maggior parte dell'investimento che ammonta a 35mila euro
Grazie alla magnanimità di un’illustre concittadina di origine pugliese la cappella ottocentesca della Madonna del Rosario, che si trova nella Parrocchia dei santi Fermo e Rustico di Caravaggio, potrà tornare al suo antico splendore. Si tratta di una caravaggina d’adozione, Tina Rezzolla, vedova Quaranta, che sosterrà la maggior parte del costo del restauro.
"Sono religiosa e amo la città di Caravaggio"
Una donna molto religiosa Tina, felice di fare un dono alla parrocchia e alla città che l’ha accolta ormai mezzo secolo fa, a cui è legatissima sebbene dopo la perdita del marito si sia trasferita a vivere a Treviglio con i figli.
"Il parroco don Giansante Fusar Imperatore era passato in azienda per la benedizione pasquale e così, sapendo che erano in programma i lavori di restauro della cappella, ho chiesto di poter contribuire - ha spiegato - Il mio sentimento religioso è forte e prendo parte ogni domenica alla messa. Inoltre tempo fa la mia cara amica Mylena, titolare della nota azienda di tortellini, oggi scomparsa, mi raccontò di aver contribuito a restaurarne un’altra e rimasi molto colpita. Ho deciso di seguire il suo esempio e lo faccio con il cuore, perché amo questa comunità".
Un intervento da 35mila euro
Un gesto di generosità che è stato accolto con favore dal parroco, che ha avviato il cantiere a ottobre.
"Il progetto era già in cantiere prima che arrivassi a Caravaggio, ma a frenarlo è sempre stato il problema dei finanziamenti - ha spiegato il sacerdote - d’altronde si tratta di 35mila euro. Tuttavia la signora Quaranta ha dato una generosa offerta e quindi, sentita la Soprintendenza alla Belle Arti, il cantiere è partito, dovrebbe chiudere prima di Pasqua".
Il restauro previsto riguarda però solo le pareti della cappella, finemente decorate.
"All’interno sono presenti 17 tele e i 15 quadri su tavole di legno sui misteri del Rosario - ha concluso - vedremo più avanti se troveremo altri sponsor per mettere mano anche a quelli".
Il restauro
Ad occuparsi dell’intervento è la ditta "OM Restauri Srl", di Curno, in collaborazione con il restauratore Paolo Bonomi e coordinata dall’architetto Silvia Ziglioli, caravaggina doc.
"La cappella risale al 1500 ma la decorazione è stata realizzata nel 1860 circa - ha spiegato il titolare dell’impresa Maurizio Orlando - e quello che stiamo effettuando è un restauro conservativo, che consente di recuperare l’apparato decorativo mantenendo i colori originali del tempo. Prima abbiamo provveduto alla pulizia, rimuovendo le ridipinture sovrapposte, e poi al consolidamento della pellicola pittorica, tempera a secco, recuperando la doratura per quanto possibile e ritoccando tutte le abrasioni. Se tutto va come deve potremmo concludere entro marzo".
In realtà non è la prima cappella a essere restaurata nella Parrocchiale.
"Mio padre anni addietro aveva seguito il recupero delle cappelle di sant’Antonio e di sant’Andrea, con Bonomi - ha affermato l’architetto Ziglioli, figlia del defunto Paolo - in tutto sono otto, poste nelle navate laterali".
La storia
"Quella della Madonna del Rosario era intitolata a San Giovanni Evangelista, poi nel 1650 è stata allestita per la Vergine, per cui sono state cancellate le sigle precedenti ed è stata posizionata una sua statua - ha spiegato Zigliogli - Nel 1720 sono stati smantellati gli stucchi seicenteschi in tutta la chiesa, smantellamento che si è reso definitivo nel 1900. Poi nel 1937 la statua è stata sostituita con quella lignea che c’è ora, opera di uno scultore gardenese, Giuseppe Moroder, che nel 1932 aveva già realizzato quella del sacro speco al Santuario".