Romano

"Perché mi hai abbandonato?", la mostra dello scultore Ugo Riva apre in città

Si inaugurerà sabato 27 maggio 2023 nella la Basilica di San Defendente a Romano, la nuova tappa della mostra dedicata allo scultore bergamasco Ugo Riva.

"Perché mi hai abbandonato?", la mostra dello scultore Ugo Riva apre in città
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Si inaugurerà sabato 27 maggio 2023 nella la Basilica di San Defendente a Romano, la nuova tappa della mostra dedicata allo scultore bergamasco Ugo Riva.

L’inaugurazione

Si inaugurerà sabato 27 maggio 2023 – presso la Basilica di San Defendente a Romano, la nuova tappa della mostra dedicata allo scultore bergamasco Ugo Riva. Nell’occasione, Fondazione Creberg proporrà al pubblico un concerto di “Ensemble Locatelli” dal titolo “Bach dall’organo all’arco - Musiche di J.S. Bach (1685-1750)”. L’evento inaugurale rientra in “Art2Night 2023”, la notte bianca dell’Arte, a cui Fondazione Creberg assicura un fondamentale sostegno quale partner.

La mostra

Nell’ambito della storica collaborazione con il Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano , la Fondazione Credito Bergamasco presenta al pubblico l’esposizione Perché mi hai abbandonato? curata da Angelo Piazzoli e Tarcisio Tironi.Dopo il successo conseguito a Palazzo Creberg con un intrigante allestimento ripartito tra Salone Principale e Loggiato – che ha raccolto l’apprezzamento di diverse migliaia di visitatori – la mostra giunge a Romano di Lombardia, con una collocazione emozionante, nella suggestiva Chiesa della Grotta ad essa interamente dedicata e specificatamente riallestita. Saranno presentate numerose opere tratte da tre cicli della produzione di Ugo Riva.

Gli organizzatori

“Il M.A.C.S. – sottolinea Tarcisio Tironi, Direttore del Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano  e curatore della mostra - è onorato di accogliere l’arte di Ugo Riva grazie alla fine lungimiranza della Fondazione Credito Bergamasco che diversi anni impreziosisce la vita e l’attività dell’istituzione romanese. Se l’arte da sempre forma e costituisce un momento alto e pensoso di spiritualità, in questa occasione lo scultore fa a tutti il dono di sostare tra le opere quasi incamminati sulla via della bellezza che nel frammento di ogni storia intuisce e fa intravvedere una finestra sull’infinito. Da pellegrini, cercatori inquieti di bellezza, accogliamo e godiamo di questo raggio di luce”.

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