Treviglio

Monsignor Donghi: "Grazie a Sgarbi, ma sul Polittico seguiremo le prescrizioni della Sovrintendenza"

Intervista a monsignor Norberto Donghi sul progetto del polo museale dedicato al San Martino.

Monsignor Donghi: "Grazie a Sgarbi, ma sul Polittico  seguiremo le prescrizioni della Sovrintendenza"
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E’ una delle opere più importanti del Rinascimento lombardo: un capolavoro di fondamentale rilievo nella storia dell’arte italiana, che tuttavia troppo spesso i trevigliesi dimenticano di avere in casa. Il Polittico di San Martino, di Bernardo Zenale e Bernardino Butinone, troneggia da troppi anni nel buio, in un angolo della Basilica nemmeno particolarmente felice e illuminato, finora, da un tristissimo impianto di luci temporizzate che si attiva al costo di cinquanta centesimi. Ecco perché l’intuizione del parroco di Treviglio monsignor Norberto Donghi di realizzare un museo per conservarlo ed esporlo  è  senza dubbio uno dei progetti più importanti del decennio, sul piano della valorizzazione del patrimonio culturale e artistico cittadino.

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La visita di Sgarbi a Treviglio per il Polittico

Un'intuizione condivisa in pieno anche dal critico Vittorio Sgarbi. Venerdì 18 marzo, il celeberrimo critico è arrivato a Treviglio, per rivedere l'opera e per dare il suo appoggio personale all'iniziativa che è ora al vaglio di Fondazione Cariplo per ricevere un finanziamento da due milioni di euro.  Una visita che si è portata con sé anche una polemica con la Sovrintendenza sulla collocazione dell'opera all'interno del futuro museo.

Sulla parete di lato o di fronte all'ingresso?

Secondo il progetto in lizza per i fondi della Fondazione Comunità bergamasca, la "sala del Polittico" sarà la ex chiesa di San Giuseppe, sul lato nord della Basilica, raggiungibile anche da piazza Manara. Una stanza lunga e stretta, rettangolare, che contiene oggi anche due enormi armadi alti diversi metri, pieni di oggetti liturgici. La Sovrintendenza ha imposto invece, per ragioni ignote, di collocare il Polittico sul lato lungo della sala, a destra rispetto all’entrata principale. Una posizione che secondo Sgarbi sarebbe decisamente sbagliata. "Va assolutamente collocato sulla parete frontale" ha commentato il critico venerdì  scorso. Ne abbiamo parlato con il parroco.

Monsignore, si aspettava la visita di Sgarbi in Basilica?

Assolutamente no, ma mi ha fatto molto piacere. E’ assolutamente innamorato del nostro Polittico, come si evince anche dai recenti suoi articoli in merito.

Come procede l’idea della parrocchia di realizzare un polo museale? In cosa consiste il progetto?

Il progetto complessivamente vale 2,8 milioni, ma chiaramente sarà necessario ottenere fondi. Speriamo molto nella richiesta che abbiamo inoltrato a Fondazione Cariplo per circa due milioni, che ci consentirebbe di partire. L’idea è realizzare un polo museale per valorizzare il Polittico all’interno dell’ex chiesa di San Giuseppe.

Perché è necessario spostare il Polittico da dove si trova ora?

Intanto, per conservarlo meglio e renderlo più fruibile dai cittadini. All’interno della Basilica le visite sono limitate dalle funzioni e dalle altre attività, e poi c’è il problema del riscaldamento. Una sala dedicata consentirebbe di ricreare il microclima adatto alla conservazione e un’illuminazione più adatta. Sempre nella stessa sala, così come nella “stanza dei Confratelli”, vorremmo poi esporre anche altre opere della parrocchia. In più, il polo museale sarebbe accessibile anche da piazza Manara, davanti al Municipio, con un ingresso indipendente dal resto della Basilica che ci sembra importante.

Sgarbi suggerisce di collocare nel futuro museo anche quella «Decollazione» e il «San Girolamo» dietro al coro, oltre al presepio del Maino.

Il presepio del Maino andrà sicuramente collocato nel museo, sono d’accordo. Quanto alla Decollazione, sembra in realtà essere una copia del Durer, vedremo. Il San Girolamo resterà invece dov’è: non vogliamo “spogliare” la chiesa attuale. Piuttosto, valorizzare alcune opere che attualmente sono in Sacrestia o in altre chiese di Treviglio al momento non visibili. Penso per esempio ad alcune Madonne di terracotta conservate in San Rocco, alla Pradella del Santuario...

E la collocazione del Polittico nella sala? Cosa pensa della proposta di Sgarbi e delle prescrizioni della Sovrintendenza? Non sarebbe effettivamente meglio collocarlo sulla parete frontale, rispetto all’ingresso?

La Sovrintendenza non ha motivato le sue prescrizioni, ma in ogni caso noi le seguiremo. Non c'è alcuna polemica, con i tecnici. Penso che anche la collocazione laterale possa andare bene... La cosa importante ora è ottenere i fondi per cominciare. Entro maggio o giugno speriamo di avere una risposta positiva...

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