Il maltempo non ferma l’«Odissea» di Marco Pagani
Il chitarrista ha presentato a Soncino il suo album «Fly away»
L'acquazzone di venerdì 21 ha costretto Marco Zappalaglio e gli organizzatori di «Odissea» a riallestire – con l’aiuto di alcuni spettatori – l’evento al coperto. Il chitarrista e compositore Marco Pagani è quindi riuscito a tenere al parco Tinazzo di Soncino il suo concerto di fronte a un gruppo di tenaci spettatori.
Volare…
Pagani ha proposto al pubblico alcuni brani del suo album «Fly away». «È un album che nasce dal desiderio di liberarsi dalla pressione psicologica e fisica che ognuno di noi è costretto a subire – ha detto l’artista – . Volare lontano, traduzione di “Fly Away”, non è un concetto astratto, è una condizione semplice da raggiungere. Suonando i brani di questo album provo sempre una grande sensazione di liberazione. Spero che la raggiunga anche il pubblico». Non sono mancati, comunque, tributi a Mina, Battisti e John Lennon.
«Secondo voi, io lavoro»?
I brevi siparietti di dialogo tra Pagani e il pubblico sono stati un misto di comicità e riflessione sul ruolo dell’artista e sulla passione che deve muoverlo. «Per chiunque dedichi la sua vita all’arte – ha detto Marco Pagani – è obbligatorio convivere con due consapevolezze. La prima è che per molti la cultura, l’arte e tutto ciò che riguarda il nutrimento dell'anima, siano aspetti superficiali e di scarsa importanza. L’altra è la continua, costante, profonda e rinnovata fede in ciò che si fa e in ciò che da esso scaturisce».
In dialogo con il territorio
Cruciale, nel portare questo spettacolo a Soncino, il contributo dei gestori del parco del Tinazzo, una location che ben si coniuga con l’obiettivo di far riscoprire territorio e paesaggio attraverso gli spettacoli proposti nel circuito. «Il festival – ha spiegato Zappalaglio – vive per volontà nostra e dei Comuni che di anno in anno confermano la loro adesione. Chi è interessato a fare rete trova in Odissea un progetto qualificato e affidabile. E con Odissea il territorio è al centro di un vero progetto culturale».