L’occhio di Allah sul manto della Madonna
Una sorpresa emersa durante il secondo appuntamento di «Inedita Incoronata»
L’occhio di Allah sul manto della Madonna in uno dei dipinti presenti nel complesso dell’Incoronata di Martinengo? Sembra incredibile e invece è così.
Inedita Incoronata: gli abiti della Madonna
L’occhio di Allah sul manto della Madonna, una rivelazione che ha lasciato un po’ tutti stupiti quella che ha fatto sabato scorso Alessio Palmieri Marinoni , docente dell’Università del Sussex e della «Fondazione Lisio Firenze», durante il secondo incontro del percorso «Inedita Incoronata» alla scoperta dei tesori nascosti di chiesa e convento, organizzato dalla congregazione e dalla scuola «Sacra Famiglia»,
Una sala gremita ha ascoltato attenta e curiosa Orietta Pinessi, docente Università degli Studi di Bergamo, relatrice della serata insieme a Palmieri Marinoni. I due professori hanno illustrato ai presenti, attraverso delle slides, le prime raffigurazioni di Maria e gli abiti che le sono stati «cuciti addosso» nelle diverse epoche storiche, in Occidente e in Oriente, non certo a caso: dovevano far passare un messaggio e la Vergine era un modello, per questo era molto importante come il popolo vedeva rappresentate le vesti della Madre di Dio, ed anche i colori avevano precisi significati. Una galoppata lungo i secoli, dal mondo antico al Medio Evo, all’epoca moderna e poi contemporanea, passando da celebri chiese e allo splendido convento martinenghese.
L’occhio di Allah sul manto della Madonna
Proprio nell’ultima immagine mostrata è emerso qualcosa che nessuno avrebbe immaginato e che ha fatto sgranare gli occhi a tutti. Si tratta del dipinto presente nel covo dell’abside con volta a crociera a sesto acuto: nello spicchio centrale è raffigurato il tema dell’Incoronazione di Maria seduta accanto a Cristo.
"Nella scena è presente un drappo d’onore, lo sfondo giallo con un motivo milanese - ha detto Palmieri Marinoni - un elemento coevo dunque: ma è curioso che nella parte più importante della chiesa sia raffigurato un tessuto milanese quando sappiamo che a Bartolomeo Colleoni non piaceva per niente Milano. Dovremmo trovarne uno veneziano... Sul maforion, il manto della Madonna, è presente invece una decorazione in oro, che è un motivo arabo: l’occhio o fuoco di Allah, che tra l’altro nel ‘400 non si usa più in Italia".
E in sala è calato per un attimo il gelo.
"C’è quindi una commistione di elementi contemporanei e precedenti che non hanno, ad ora, un significato preciso, se non uno - ha chiarito - non è importante ciò che è “scritto” ma il valore che l’oggetto ha. La preziosità di un tessuto di matrice persiana rappresenta la rarità dell’elemento tessile che rende prezioso e unico chi lo sta usando. Così come il tessuto milanese è un damasco con fondo oro, il più prezioso che si produceva nel Nord Italia. La circolazione dei tessuti è quell’elemento che permette di affermare la sacralità di ciò che vi è contenuto".