"Lo sguardo dei filantropi" si posa su Palazzo Visconti: ecco la mostra
L’inaugurazione è per giovedì 30 marzo alle 18: ad aprire l’evento sarà Beatrice Bolandrini, presente nella doppia veste di sindaco e di curatrice della mostra
"Lo sguardo dei filantropi": in corso in questi giorni gli ultimi preparativi in vista della mostra organizzata dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo.
"Lo sguardo dei filantropi" a Palazzo Visconti
L’inaugurazione è fissata per giovedì 30 marzo alle 18: ad aprire l’evento sarà Beatrice Bolandrini, presente nella doppia veste di sindaco ospitante l’esposizione e di curatrice della mostra, interamente finanziata dalla fondazione, in qualità di storico dell’arte impegnato con gli Istituti Educativi sin dal 2019.
Quando e come è nata l’idea di questa mostra?
Collaboro con Fieb da alcuni anni e da quando sono con loro ho sempre desiderato valorizzarne il patrimonio. Sentivo che mancava un’esposizione che comprendesse le opere della Fondazione e che si proponesse di andare a indagare quelli che sono stati i filantropi del nostro territorio, restringendo per forza di cose il campo di ricerca perché in Lombardia quello della filantropia artistica è un argomento importante quanto corposo.
Come sarà strutturata l’esposizione?
Senza scendere troppo nel dettaglio, posso anticipare che verranno esposte 47 opere di artisti diversi, provenienti da sette enti prestatori in quattro province diverse: Bergamo, Brescia, Milano e Lodi. Sono tutti enti assistenziali con collezioni private per i propri benefattori: ci saranno opere dell’Accademia Carrara, del museo che unisce il Pio Trivulzio con gli orfanotrofi Martinitt e Stelline di Milano, e molte altre. A farla da padroni saranno una serie di ritratti di realizzazione compresa tra ‘700 e ‘900, ma non solo: tra le altre cose ci saranno bellissime terracotte, gessi e altro.
Possiamo parlare di una mostra “al femminile”?
In un certo senso sì, perché i tre personaggi principali dei ritratti sono Silvia Adelasio Cenati (prima metà ‘800, ndr), Emilia Waojna Piazzoni (morta all’alba del XX secolo) e Betty Ambiveri (il cui testamento risale al 1962). Possiamo dire che dall’una all’altra si snoda il filo rosso dell’esposizione, attorno a queste tre donne che in momenti diversi hanno fatto dei lasciti all’accademia Carrara.
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Come mai la scelta proprio di Palazzo Visconti?
Principalmente, direi, per due motivi: il primo è che la location è bellissima e ideale per ospitare una mostra, poi anche per dare l’importante messaggio di portare questi dipinti in provincia, fuori dal capoluogo e dalle grandi città in cui sono conservati. Il secondo motivo è poi che anche Palazzo Visconti, a suo tempo, è stato un edificio con scopo e finalità socio-assistenziali, proprio come gli enti da cui provengono i dipinti che ospiterà.
Come e quando visitare “Lo sguardo dei filantropi”?
Inauguriamo la mostra giovedì 30 marzo alle 18. Sarà poi visitabile ogni fine settimana, dal venerdì alla domenica, tra le 10 e le 12 e tra le 14 e le 18. Il 9 e il 25 aprile, così come l’1 maggio, la mostra sarà invece accessibile solo al pomeriggio. Per gruppi particolarmente numerosi o altre necessità, si può anche procedere a una prenotazione in altre giornate.
A chi il merito di un evento di tale portata in quel di Brignano?
Io mi sono solo occupata della cura dell’esposizione e, in questi giorni, della raccolta delle opere dalle loro sedi attuali per portarli a Palazzo. Il merito della mostra va tutto a Fieb e in particolare al suo presidente Luigi Sorzi, che hanno sostenuto l’operazione sotto tutti gli aspetti.