Cultura

“La Speranza, sogno di un uomo sveglio”, è la mostra dell’artista bergamasco Beniamino Piantoni

Sabato al Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano è stata inaugurata la personale del pittore che è la quinta tappa del Giubileo culturale

“La Speranza, sogno di un uomo sveglio”, è  la mostra dell’artista bergamasco Beniamino Piantoni

Sabato al Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano è stata inaugurata la personale del pittore che è la quinta tappa del Giubileo culturale.

L’inaugurazione

La mostra “La Speranza, sogno di uomo sveglio. Opere di Beniamino Piantoni” è stata inaugurata sabato, alle 17, presso il M.A.C.S. di Romano, è la quinta tappa dell’itinerario culturale “La bellezza porta speranza. Un giubileo a regola d’arte”, ideato e offerto ai pellegrini, ai turisti e ai romanesi dal Museo d’Arte e Cultura Sacra nell’anno del 2025.

I quadri esposti

Le opere dell’artista bergamasco, create con una pittura a tecnica mista, dove il segno caratterizza le figure, evocando paesaggi onirici raccontati con un senso di meraviglia rasserenante, mescolando elementi familiari a situazioni surreali e catturando quanto pare essere fugace ed effimero, tipico del mondo dei sogni. I dipinti di Piantoni, caratterizzati da colori tenui e delicati, con sfumature morbide, offrono una straordinaria opportunità di esplorare, tra visione e trasformazione, la fluidità della realtà dei sogni che non hanno bisogno di spiegazioni ma di energia.

La Speranza di Neruda

All’inaugurazione e sulla scheda di questa tappa dell’itinerario culturale è stata declamata la poesia “Speranza” di Neruda che, tra l’altro afferma: “Ti saluto, Speranza, forgerai i sogni, in quelle deserte, disilluse vite, in cui fuggì la possibilità di un futuro sorridente, ed in quelle che sanguinano le recenti ferite”.

“Il titolo della mostra- ha detto il direttore M.A.C.S don Tarcisio Tironi – mi è stato per così dire suggerito dal grande Aristotele, citato in Diogene Laerzio (Vite dei filosofi): “Fu chiesto al filosofo che cosa sia la speranza e la sua risposta fu: Sogno di un uomo sveglio”.