La notte del cappellaio matto

Un concorso con ricchi premi e tanto divertimento per tutta la sera, a Mornico al Serio. L'evento è organizzato dall'associazione commercianti

La notte del cappellaio matto
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La notte del cappellaio matto. A Mornico al Serio una notte dedicata all’arte dei cappelli. Per l’occasione è stato indetto un concorso.

La notte del cappellaio matto: il concorso

Sabato 26 agosto grande serata di esibizione e creatività nell’arte dei cappelli. L’associazione commercianti ha indetto un concorso al quale tutti possono partecipare. Basta un po’ di inventiva e presentare la propria creazione al concorso. Si potrà utilizzare un cappello in proprio possesso o acquistarlo dai commercianti.
Per il cappello più bello andrà il primo premio, un televisore; al secondo premio per il cappello più originale, una bicicletta. Mentre per il terzo classificato come cappello più brutto, verrà regalato un cellulare.
Per tutta la serata si terrà una mostra storica di cappelli, dagli anni Cinquanta a oggi.

Per tutta la notte

Ad animare la serata, dalle 19 alle 3, musica, negozi e bar aperti, possibilità di cenare all’aperto, gonfiabili, bancarelle e mercatini per le vie del paese. Presente il gruppo tributo a Vasco, "Blasco Forever", i "Mismountainboys" con musica country, Emanuele Ondei e il "Fit&Fun Club" di Sarnico.

Commenti
Zanotti Diego

Io sono il cappellaio scalzo Io sono il cappellaio scalzo il mio ingegno lo dedico a far cappelli, cammino per la strada costeggio il mare, canto a squarcia gola il mio viver sereno, che ne sapete voi di questo vento di questo sole. Mi giudicate povero, a bassa voce dite,eccolo il mendicante, ridete dietro gli angoli pensando di esser furbi, ma siete sicuri che la vostra è vita ? Io sono il cappellaio scalzo vi vedo mentre correte quando seduti al bar neanche vi guardate tutti a parlar con altri immersi in realtà, virtuali quel maledetto aggeggio che sempre in man tenete, sul quale a più non posso le dita vi passate, è una gran bella gabbia voi mi sembrate uccelli, io preferisco il volo usare le mie ali, per poter sentire il vento fra le piume. Io sono il cappellaio scalzo io sono libero il mio ingegno lo dedico a far cappelli ne faccio colorati per la gente allegra, di solito son bambini a volte qualche matto spesso i solitari, sarà che è gente libera sarà che non han dogmi sarà che con il cuore sanno navigare. Io sono il cappellaio scalzo il mio ingegno lo dedico a far cappelli ne faccio per i ricchi con piume che fan sberleffo ma poi finiscono sempre in un armadio oppure in un cassetto, sarà il consumismo il non amar le cose il troppo a volte storpia si perde la misura si insegue sempre un sogno che mai si avvera. Io sono il cappellaio scalzo non ho tempo per sognare voglio vivere la vita come se fosse un sogno di tutte le vostre gemme io non ne ho bisogno. zanotti Diego

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