La giovane artista trevigliese Elisa Remonti espone a San Donato Milanese

Ha poco più di vent’anni, ma si sta già facendo notare nel mondo dell’arte e dagli addetti ai lavori per la sua "duttilità e la libertà da rigidi vincoli di appartenenza alla tradizione". Elisa Remonti, di Treviglio classe 2003, è tra i 23 artisti che sino al 16 marzo 2025 esporranno a San Donato Milanese alla Galleria Virgilio Guidi, nell’ambito della mostra "Schermi d’Arte - Il paravento da oggetto a favola".

Elisa Remonti in mostra

L’esposizione, ideata e progettata da Gabriella Brembati, direttrice di Spazio Arte Scoglio di Quarto, con la curatela del critico e storico dell’arte Alberto Barranco di Valdivieso, presenta le opere di scultori, pittori, poeti e designer, appartenenti a generazioni diverse e differenti per pensiero e formazione artistico-culturale.
Fra di loro spicca appunto la giovanissima artista trevigliese Elisa Remonti, che presenta l’opera "Inconsistenza" del 2024, realizzata con tela da modellistica, garza e filo di cotone, samba, viti e colla. L’opera rientra nel gruppo "Schermo plastico", dove gli artisti coinvolti hanno interpretato il tema del paravento attraverso la tridimensionalità e la forza espressiva della materia.

Arte e recitazione

Dopo aver frequentato il liceo artistico "Giacomo e Pio Manzù" di Bergamo, Elisa Remonti si è iscritta all’indirizzo di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha avuto la possibilità di accedere a corsi che spaziano dalle tecniche specifiche della scultura a discipline teoriche che analizzano la contemporaneità. Nella sua pratica artistica emerge un interesse per i materiali, quali carta, stoffa e bioplastiche autoprodotte, e per tecniche diversificate: accanto alla fotografia e alla videoarte, si è concentrata sull’esplorazione dell’espressività corporea attraverso il teatro-danza, la performance e la recitazione: dal 2024 fa infatti parte della compagnia teatrale OMT (Officine Manutenzioni Teatrali) di Inzago.

"Elisa Remonti - ha sottolineato la storica dell’arte Marilisa Di Giovanni nel suo testo in catalogo - rappresenta una generazione di giovani artisti capace di proiettarsi verso la duttilità e la libertà da rigidi vincoli di appartenenza alla tradizione".