Romano

Innovare, il rettore dell’Università di Bergamo spiega il cambiamento

Venerdì sera al teatro della Fondazione Opere Pie di Romano si è svolto il secondo incontro del Rotary Festival della Cultura.

Innovare, il rettore dell’Università di Bergamo spiega il cambiamento
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Venerdì sera al teatro della Fondazione Opere Pie di Romano si è svolto il secondo incontro del Rotary Festival della Cultura.

Le stagioni della vita

Le Stagioni della vita come filo conduttore della quarta edizione del Rotary Festival della cultura in programma a Romano. Quattro le parole guida scelte per esplorare la vita e i suoi cambiamenti, per ritrovarne il senso; nascere, innovare, partecipare, ri-nascere, affidate a relatori di carattere nazionale in dialogo con il direttore scientifico Fabio Cleto. Dopo Giovanna Brambilla (Direzione Regionale Musei Lombardia), protagonista dell’appuntamento d’esordio, venerdì scorso è stata la volta del Rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Sergio Cavalieri, e del termine innovare. Nella figura del Rettore l’Università, nel il suo triplice impegno di didattica, ricerca e trasferimento di sapere, è stata individuata da un pubblico molto interessato come riferimento per tutto il territorio, non solo una realtà cittadina.

Sergio Cavalieri

Cavalieri ha portato la sua esperienza sull’innovazione non solo come Rettore, ma anche come ricercatore e ingegnere, già Prorettore al Trasferimento Tecnologico, Innovazione e Valorizzazione della Ricerca nel 2015-2021, come Presidente del CdA della Fondazione U4I — University for lnnovation, e coordinatore della commissione ministeriale di esperti del MUR dell’ambito “Innovazione per l’industria manifatturiera” per la stesura e il monitoraggio del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027. Il Rettore ha presentato i capisaldi del concetto di innovazione, che tradizionalmente investe prodotto, processo e sistema, e per definire un vero e proprio ecosistema culturale e sociale in cui centrale è il tema delle responsabilità che spettano agli agenti d’innovazione, fra cui decisiva può essere l’università, che si è trovata a far fronte all’emergenza epocale della pandemia sviluppando nuovi modelli e pratiche di relazione.

Prossimi appuntamenti

Una serata densa, che ha sollecitato l’apertura immediata di canali di comunicazione tra attori del territorio e mondo universitario, dai tirocini al trasferimento tecnologico e all’impatto della creatività umanistica in senso ampio. I prossimi appuntamenti sono il 18 novembre “Partecipare” con lo storico e giornalista Oliviero Bergamini, infine il 2 dicembre “Ri-Nascere” con la sessuologa e psicoterapeuta Alessandra Graziottin. Tutti gli incontri si terranno in presenza, di venerdì e a cadenza quindicinale, nella sede del Teatro della Fondazione Opere Pie Rubini. Ingresso libero.

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