In Rocca una sala dedicata al Tasso, che scrisse un sonetto a Lucia Albani
Tasso era solito viaggiare per i territori della Repubblica di Venezia e quindi anche Urgnano.
C’è qualcosa di Torquato Tasso all’interno del Castello Albani di Urgnano. A riscoprirlo sono stati i membri dell’associazione culturale PromoUrgnano, che gestiscono la parte di promozione culturale della Rocca.
La sala Tasso
In questi giorni, infatti il gruppo ha terminato l’allestimento di alcune sale del castello, ad oggi rimaste vuote e spoglie, e quindi inutilizzate. Una di queste sarà dedicata proprio al celebre poeta manierista di fine 500, Torquato Tasso, che sebbene fosse nato a Sorrento aveva origini bergamasche, poiché il padre, Bernardo era membro di un’antica famiglia orobica. Tasso, quindi, era solito viaggiare per i territori della Repubblica di Venezia e quindi anche Urgnano. Ebbe modo di conoscere così Lucia Albani, membro della famiglia urgnanese e celebre poetessa dell’epoca. A cui dedicò pure un sonetto.
Il sonetto
O chiara luce di celeste raggio,
Ch’un’alma pura, e duo begli occhi illustri;
E tra rose vermiglie, e bei ligustri
Scopri nel volto quasi un lieto Maggio;
Luce gentil, che non ricevi oltraggio
Dal tempo avaro, o dal girar de lustri;
Ma fra titoli, e pompe, e fregi illustri
Ne segni al ciel sublime alto viaggio;
Serio o Brembo per te non sol riluce,
Ma se gli antichi tempi ancora i’ guardo,
Mi par che Roma ne lampeggi et Alba
E ben mi dolgo, che si grave, e tardo
Ti lodo, e canto, o mia serena luce,
Che sei del vero sole aurora et Alba.
Torquato Tasso
a Lucia Albani