Cultura

Il Romanino: cinquant’anni di arte, passione e comunità

La storia della Città raccontata attraverso una mostra che ripercorre mezzo secolo di eventi.

Il Romanino: cinquant’anni di arte, passione e comunità

Sabato una mostra a Palazzo dei Muratori ha celebrato la lunga storia del Circolo di Ricreazione Artistica di Romano , tra memoria, creatività e partecipazione collettiva.

Le radici di una passione collettiva

È stata inaugurata sabato 4 ottobre, alla presenza dell’assessore alla Cultura Diego Giudici, la mostra celebrativa dedicata ai cinquant’anni del Circolo di Ricreazione Artistica “Il Romanino”, una delle realtà culturali più longeve e vitali di Romano. L’esposizione, ospitata nelle sale di Palazzo dei Muratori, propone un percorso emozionale e documentario che attraversa mezzo secolo di storia artistica e sociale, raccontando il Circolo dalle origini nel 1975 fino a oggi. A cura di Mirko Rossi, con la ricerca storico-iconografica di Giacomo Valentini e Pietro Perego, la mostra si sviluppa attraverso pannelli espositivi, fotografie e documenti inediti che restituiscono il senso di una comunità cresciuta intorno all’arte.

“Sfogliare le foto d’archivio del Romanino è stato come riscoprire pezzi di una Romano che non c’è più – racconta Rossi –. Ogni scatto, ogni ritaglio, racconta non solo un evento artistico, ma un momento di vita collettiva, di città che cresceva insieme ai suoi artisti”.

L’arte che incontra la città

Il percorso si apre con la sezione “Il Romanino. Cinquant’anni di arte, passione e comunità”, che ripercorre la nascita del Circolo e il suo legame profondo con la città. Segue “L’arte che incontra la città”, dedicata alle mostre-mercato che, sin dagli anni Settanta, hanno trasformato le piazze e i portici di Romano in vere e proprie gallerie a cielo aperto, portando l’arte tra la gente e coinvolgendo intere generazioni di appassionati. Un’altra sezione, “Le iniziative culturali e l’avvio della Scuola d’Arte”, documenta l’evoluzione del Romanino da semplice circolo ricreativo a spazio di formazione e sperimentazione artistica, capace di accogliere corsi, laboratori e incontri aperti a bambini, adulti e famiglie. In questo percorso non poteva mancare “Nasce il Natale in Piazza”, la parte della mostra dedicata al Presepe del Romanino, nato nel 1982 da un’idea di Federico Ruggeri e reinterpretato negli anni da artisti come Valentini, Perego, Rossi, Giorgio e Pietro Perego, Corrado Spreafico. Un progetto che, con le sue installazioni urbane, ha saputo unire tradizione e contemporaneità, trasformando la Natività in un’esperienza artistica collettiva e sempre rinnovata.

Evoluzione e futuro

La mostra si chiude con la sezione “Evoluzione e futuro: tradizione e innovazione”, che racconta la recente trasformazione del Circolo in Associazione di Promozione Sociale (APS). Questo passaggio segna una nuova fase nella vita del Romanino: apertura a nuovi progetti, laboratori per famiglie, incontri d’arte e collaborazioni con le istituzioni locali. Cinquant’anni dopo la sua fondazione, “Il Romanino” continua così a essere un cuore pulsante di creatività e appartenenza, un luogo dove l’arte non è solo espressione personale, ma dialogo, memoria e futuro condiviso. Nel suo intervento, l’assessore Diego Giudici ha sottolineato l’importanza di questa continuità:

“Iniziative come questa non solo custodiscono la memoria, ma restituiscono alla comunità storie che la riguardano da vicino. “Il Romanino” è un esempio concreto di come l’arte possa essere strumento di identità e partecipazione”.