Cultura

"Black box diaries", la sfida di una donna contro una cultura millenari

L'appuntamento è per giovedì 6 marzo dalle 20.30 all’Anteo Spazio Cinema di Treviglio: ospiti Alessandra Kustermann e Laura Cocucci

"Black box diaries", la sfida di una donna contro una cultura millenari
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Cosa deve fare una giovane donna per ottenere giustizia dopo una violenza sessuale? Quanto coraggio deve trovare per affrontare non solo l’uomo che l’ha abusata ma il suo governo e tutta la società che punta il dito contro di lei? Sono queste le domande che ci pone il docufilm "Black Box Diaries" che racconta la storia di Shiori Ito in un Giappone che, in superficie, vive nella modernità ma dietro l’apparenza della tecnologia conserva per molti versi ancora rigide strutture sociali arcaiche con tutti i loro preconcetti.

Mondovisioni a Treviglio

Per il suo secondo appuntamento la rassegna Mondovisioni Treviglio fa tappa, quindi, in estremo oriente. L'appuntamento è per giovedì 6 marzo dalle 20.30 all’Anteo Spazio Cinema di Treviglio. A promuovere la rassegna è l’associazione culturale #Faremeglio Treviglio con il sostegno della Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, della Cassa Rurale di Treviglio e di Coop Lombardia con il suo comitato soci.

Ospiti Kustermann e Cocucci

Il docufilm sarà preceduto da un’introduzione che vedrà Davide D’Adda, direttore del settimanale Giornale di Treviglio, moderare gli interventi della ginecologa Alessandra Kustermann, primo primario donna della Clinica Mangiagalli e del sostituto procuratore della Procura di Bergamo Laura Cocucci che si occupa di violenza di genere.

“Faremo una riflessione - spiega Laura Rossoni, presidente dell’associazione #Faremeglio - sulla violenza sessuale partendo dalla storia della giornalista giapponese Shiori Ito che ha denunciato lo stupro subito da un importante collega vicino al primo ministro. Una storia solo apparentemente lontana perché, anche da noi, solo poche donne denunciano e il percorso giudiziario è tutt’altro che semplice. Spesso chi subisce uno stupro viene ancora giudicata per come era vestita, viene incolpata per avere bevuto o anche solo per essere uscita a fare una passeggiata. Shiori si è battuta in ogni modo per affermare la verità diventando una delle voci del #MeToo giapponese, incoraggiata dalle battaglie di tante altre donne nel mondo. Ma per combattere la cultura dello stupro c’è ancora moltissimo da fare anche da noi, a partire da leggi più avanzate a da una vera educazione sentimentale nelle scuole”.

Alessandra Kustermann, in pensione dal 2022, dopo 43 anni di servizio alla clinica Mangiagalli di Milano, è nota al grande pubblico
per il suo impegno nella tutela della donne e più in generale per le battaglie sui diritti civili. E' stata il primo primario donna della Mangiagalli, ne ha guidato il Pronto soccorso, il consultorio familiare ed il centro antiviolenza, il primo pubblico, da lei fondato 25 anni fa. Nel 1996 ha fondato in Mangiagalli il "Centro medico specialistico di assistenza per i problemi della violenza alle donne e ai minori" noto come Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD): un Pronto soccorso per vittime di violenza sessuale e domestica,
riconosciuto nel 1998 come centro di riferimento regionale lombardo. E’ membro del tavolo permanente per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne della Regione Lombardia.

In magistratura dal 1993, Laura Cocucci ha sempre svolto le funzioni di Pubblico Ministero prima nella procura di Trapani e a seguire in quella di Milano e di Bergamo. Nel suo percorso lavorativo si è occupata di molti settori del diritto penale. Dal 2018 si occupa di violenza di genere e domestica ed in questo campo è impegnata a rappresentare una magistratura aperta al dialogo con la società civile. Dal 2016 al 2020 è stata nel Consiglio Giudiziario e Presidente del CPO presso la Corte d’Appello di Brescia.

Black Box Diaries: cronaca di una battaglia

Nel maggio 2017, la ventottenne giornalista Shiori Ito accusa di stupro il più anziano collega e biografo dell’allora Primo Ministro Shinzo Abe, sa di non avere altra scelta, se vuole che il suo caso cambi le antiquate leggi giapponesi sulla violenza sessuale. In una società in cui parlarne apertamente è considerato indecoroso, la sua conferenza stampa scuote l’opinione pubblica. Nel giro di pochi giorni, Shiori si trova al centro del dibattito politico: la destra la considera una minaccia per il governo, la sinistra la acclama come un’eroina.
Minacce di morte, cyberbullismo e lettere minatorie trascinano Shiori in una spirale di paura e solitudine. Quando infine si presenta in tribunale, la difesa le scatena contro una guerra senza quartiere. Determinata a dare l’esempio ad altre vittime, Shiori porta avanti il suo caso, pubblica un libro autobiografico di successo, e realizza questo film: diretto da lei stessa con filmati privati della sua terribile esperienza, "Black Box Diaries" cattura il suo tumultuoso, straziante e infine trionfale viaggio, rivelando il prezzo umano e sociale da pagare quando si subisce l’attacco congiunto di politica, media e social network. Nel ruolo di vittima e allo stesso tempo di reporter che indaga sul proprio caso, Shiori ha combattuto per un epocale cambiamento sociale, e per sopravvivere.

Le proiezioni avranno inizio alle 20.30, il costo dell’ingresso al singolo film è di 5 euro, l’abbonamento a tutta la rassegna ha un costo di 20 euro, ridotto a 10 euro per i giovani under 26. Per ogni informazione consultare il sito: www.spaziocinema.it

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