Bando PIA: Comuni, scuola e aziende uniti per valorizzare le risorse della Bassa
Si tratta di 5 milioni di euro da investire in formazione, innovazione per le aziende e nella prima filiera biologica con prodotti caseari tutti in made in Bassa.
E’ stato ufficialmente presentato in Regione il 15 gennaio scorso, a poche ore dalla chiusura definitiva, il bando PIA, il Piano Integrato d’Area che punta a potenziare le risorse e i prodotti della Bassa Bergamasca.
Gli obiettivi
Diversamente dal solito questo è un bando in cui la sola partecipazione rappresenta in sé una vittoria, a prescindere dalla sua approvazione o meno da parte della Regione, che si pronuncerà entro il 16 di aprile. Ma vediamo di capire meglio la portata di questo ambizioso progetto che vede il Dabb, Distretto Agricolo Bassa Bergamasca, come ente capofila. «L’idea di questo progetto nasce da diversi incontri avvenuti tra le realtà coinvolte e da un’attenta analisi delle risorse potenziali e delle opportunità da cogliere in vista dei nuovi sviluppi del mercato, per realizzare un piano integrato di interventi che sappia rafforzare l’identità del territorio, dare un’importante spinta economica e valorizzarne tutti i soggetti ed elementi che ne fanno parte – ha spiegato l’anima del progetto Bortolo Ghislotti - Quello a cui si punta è un partenariato tra Comuni, aziende private e scuola".
I protagonisti
Per quanto riguarda la componente pubblica, aderiscono al piano i comuni di Brignano, Caravaggio, Cologno al Serio, Fara Olivana con Sola, Pagazzano, Spirano, Urgnano, Treviglio e Pontirolo Nuovo, ma partecipa anche l’ente Parco del Serio. La componente privata invece è costituita da 17 aziende agricole che rappresentano le realtà attive nel territorio sotto il profilo economico e culturale: tra loro ci sono diversi allevamenti di vacche da latte, di cui 3 si convertiranno alla produzione biologica, e un allevamento di capre da latte. Mentre l’aspetto educativo-formativo verrà rappresentato dalla Fondazione Maddalena di Canossa, attraverso la Scuola per Lavorare nell'Agroalimentare di Caravaggio.
Sindaci e aziende uniti per il territorio
"A prescindere da quale sarà l’esito e se il progetto verrà finanziato o meno, la partecipazione a un bando così importante rappresenta una vittoria per il Dabb e dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale il gioco di squadra a livello territoriale – ha dichiarato ol sindech Giovanni Malanchini – Non era mai successo infatti che tanti sindaci e tanti imprenditori si sedessero a un unico tavolo per portare avanti un progetto di valorizzazione del nostro territorio così esteso, che potrebbe portare contributi per investimenti fino a 5 milioni di euro. Ringrazio Bortolo Ghislotti e tutti coloro che si sono impegnati per portare a termine questo progetto». La scelta di creare un PIA in quest’area, con la produzione e trasformazione di prodotti agricoli convenzionali e biologici, punta a sviluppare un mercato che è oggi in netta crescita: prodotti del territorio a chilometro zero e produzione con metodo biologico. E tanti sono appunto gli obiettivi contenuti nel progetto: la valorizzazione e il recupero di alcune aziende agricole dismesse per rendere disponibile ad un vasto pubblico i luoghi che hanno formato la storia della nostra tradizione, l’efficientamento energetico delle aziende nel rispetto dell’ambiente, senza dimenticare lo sviluppo di attività culturali e didattiche finalizzate alla divulgazione del patrimonio culturale e identitario del territorio. E tra i progetti in cantiere c'è anche la prima filiera biologica made in Bassa Bergamasca. "Si tratta di una filiera completa nella quale verranno realizzati prodotti caseari come formaggi, yogurt e gelati, con l’esclusivo utilizzo del latte proveniente dalle aziende del nostro territorio" ha spiegato Ghislotti.