Cultura

A Romano un’installazione urbana che invita a specchiarsi nel Natale, nei valori del Presepe

Svelata P.O.V. (Point of View), l’opera che ribalta la prospettiva

A Romano un’installazione urbana che invita a specchiarsi nel Natale, nei valori del Presepe

L’installazione, inaugurata ieri, lunedì 8 dicembre 2025, a Romano, rende omaggio ai celebri quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto, ma allo stesso tempo si apre a una riflessione autonoma sul Natale e sul ruolo dello spettatore.

Una tradizione che si rinnova

Come da consuetudine, nel pomeriggio dell’8 dicembre Romano si è ritrovata in piazza per inaugurare l’installazione natalizia promossa dal Circolo di Ricreazione Artistica Il Romanino. Un appuntamento atteso, che ogni anno segna l’avvio delle festività e rinnova il dialogo tra la comunità e l’arte contemporanea. L’edizione 2025 porta la firma di Mirko Rossi, storico socio del Circolo e progettista già coinvolto in numerose installazioni precedenti. La scelta di affidargli anche quest’anno l’opera risponde alla volontà di proseguire una ricerca espressiva riconoscibile, capace di coniugare tradizione e linguaggi contemporanei. Alle 17, alla presenza di un pubblico numeroso, del sindaco Gianfranco Gafforelli e di vari rappresentanti dell’Amministrazione comunale, il presidente del Romanino Giacomo Valentini, insieme al socio Saulo Ambrosini, ha presentato l’opera: P.O.V. (Point of View). L’installazione rende omaggio ai celebri quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto, ma allo stesso tempo si apre a una riflessione autonoma sul Natale e sul ruolo dello spettatore.

P.O.V.: il presepe che guarda chi guarda

Fin dal primo impatto visivo, P.O.V. rivela la volontà di ribaltare la grammatica del presepe tradizionale. La Sacra Famiglia non si presenta frontalmente, non offre il proprio volto alla contemplazione. Maria, Giuseppe e il Bambino sono di spalle, sottratti volutamente allo sguardo del pubblico. La loro attenzione è rivolta altrove: verso uno specchio. Ed è proprio questo gesto, semplice e radicale, a trasformare la scena. Non è più l’iconografia canonica della Natività a dominare, bensì il volto di chi si avvicina all’opera. Lo spettatore diventa protagonista di un dispositivo percettivo che lo invita a confrontarsi con sé stesso. Nel riflesso, anziché un’immagine sacra, appare la nostra umanità, con le fragilità, i desideri e le attese che accompagnano il tempo del Natale. P.O.V. propone un Natale “dal di dentro”: non osservato passivamente, ma vissuto in prima persona. Una riflessione che chiama ciascuno a interrogarsi sul proprio ruolo nella comunità, in un periodo caratterizzato, oggi più che mai, da complessità e disorientamento. L’esperienza diventa al tempo stesso intima e collettiva, un momento di nascita condivisa che chiede però un coinvolgimento interiore.

Le voci della comunità

Accanto alla presentazione artistica, non sono mancati i saluti istituzionali. «Anche quest’anno il Romanino propone una riflessione sul Natale attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, confermando una continuità preziosa» hanno sottolineato gli organizzatori. Con P.O.V. il Romanino rinnova dunque la propria vocazione culturale, proponendo alla cittadinanza un gesto artistico che va oltre l’ornamento urbano e si fa occasione di dialogo profondo, capace di risuonare ben oltre il periodo delle festività. L’installazione resterà visitabile sotto il portico di Palazzo della Ragione, in Piazza Roma, fino al 9 gennaio 2026.In chiusura, l’autore ha affidato al pubblico il messaggio che vorrebbe trasmettere:

“Ringrazio l’Amministrazione, il presidente Valentini e tutti coloro che mi hanno sostenuto nella realizzazione del progetto. – ha detto Mirko Rossi – Quest’opera non modifica il senso del Natale, ma desidera amplificarlo, invitando il pubblico a un coinvolgimento diretto”.

Il sindaco Gafforelli ha aggiunto:

“Desidero innanzitutto congratularmi con Giacomo Valentini, nuovo presidente del Romanino, al quale auguro un lavoro proficuo. Questi momenti di riflessione condivisa sono importanti per la comunità, e l’Amministrazione conferma pieno sostegno a iniziative di questo tipo. Ringrazio Mirko Rossi per l’impegno e per i significati che ha voluto esprimere attraverso quest’opera”.