Storia locale

A cent’anni dalla nascita, un convegno per ricordare lo storico Gerolamo Villa

A cent'anni dalla sua nascita, Fara omaggia Gerolamo Villa, lo storico locale che ha valorizzato la basilica Autarena.

A cent’anni dalla nascita, un convegno per ricordare lo storico Gerolamo Villa
Una vita a raccontare e riscoprire la storia locale: a cent’anni dalla sua nascita, Fara ricorda Gerolamo Villa attraverso un convegno.

Un convegno per ricordare Gerolamo Villa

L’evento, in programma domani pomeriggio, sabato, all’interno della sala conferenze della biblioteca comunale, è stato organizzato dalla Pro loco cittadina con la collaborazione del figlio di Gerolamo, Cesare. E’ stato lui, in primis, a ricordare papà nei giorni scorsi.
“Nato il 10 luglio 1925, mio padre era un farese Doc – ha esordito – Al lavoro da impiegato amministrativo ha affiancato per una vita la collaborazione con l’Eco di Bergamo, “L’angelo in famiglia” e, a seguire, “I giorni della Gera d’Adda”. Proprio tramite l’amicizia con Amanzio Possenti e Tullio Santagiuliana, poi, si è appassionato di storia locale, pubblicando nel 1981 il suo primo libro, dal titolo “Documenti per la storia di Fara”.

Fondatore di diverse realtà, ha dedicato la sua vita agli studi storici

Impegnato, oltre che nella ricerca e divulgazione storica, anche nella promozione dell’aggregazione sociale, Villa ha fondato l’associazione “Frasca”, acronimo di “Faresi raggruppati sempre con amore”, e, a seguire, il “Jolly Club” e il “Centro Studi della Gera d’Adda”, attivo ancora oggi e di cui è stato presidente dal 1994 al 2004.
“Il suo più grande successo, però, è stato l’aver ridato dignità alla basilica Autarena, che all’epoca era poco più che un deposito – ha ricordato ancora Cesare – E’ stato papà a condurre lì i primi scavi, prima che la Soprintendenza prendesse in mano la situazione. Quello è stato il suo progetto di una vita”.
Mancato nel 2010, Gerolamo ha lasciato i quattro figli avuti dall’unione con sua moglie, Angela Serughetti: Donatella, lo stesso Cesare, Gianfranco e Rosanna. Il suo ricordo, però, sopravvive ancora oggi grazie ai risultati da lui conseguiti e all’impegno di volontari e Pro loco, con il patrocinio di Amministrazione comunale, Ecomuseo Adda e parrocchia.