16 Giugno 1859: Napoleone III a Calcio, l’Imperatore nella Bassa
Il quartier generale nella villa Oldofredi Tadini e il ruolo decisivo dell’Imperatore francese nel Risorgimento italiano.

Il quartier generale nella villa Oldofredi Tadini e il ruolo decisivo dell’Imperatore francese nel Risorgimento italiano.
Un Imperatore nella Bassa: la storica giornata del 16 giugno
Il 16 giugno 1859 è una data incisa nella memoria storica della Bassa bergamasca. In quella giornata, l’Imperatore dei francesi Napoleone III giunse a Calcio, piccolo centro strategicamente situato lungo le rotte militari del fronte lombardo, per stabilirvi il proprio quartier generale, in vista dell’imminente Battaglia di Solferino. Ad accoglierlo fu Ercole Oldofredi Tadini, nobile patriota che aveva preso parte alle Cinque Giornate di Milano e che, dopo aver seguito le vicende politiche e militari del Risorgimento, si trovava ora al fianco dell’Imperatore. La dimora di famiglia degli Oldofredi fu scelta come base operativa per due giorni intensi, in cui la diplomazia e la strategia militare si intrecciarono.Ercole ottenne un breve congedo per il figlio Gerolamo, determinato a non lasciargli perdere un’occasione storica irripetibile: "Non capita tutti i giorni di ospitare in casa propria un Imperatore!", annotò nei suoi scritti. L’arrivo di Napoleone III trasformò Calcio per un breve ma significativo periodo nel centro nevralgico delle operazioni francesi in Lombardia.

Napoleone III e l’Italia: alleato strategico del Risorgimento
La presenza di Napoleone III in Italia non fu episodica. L’Imperatore fu una delle figure chiave del Risorgimento italiano, pur agendo sempre all’interno di un quadro diplomatico e strategico complesso. La sua partecipazione alla Guerra di Crimea (1853-1856), culminata con il Congresso di Parigi del 1856, permise al Regno di Sardegna di Cavour di guadagnarsi un posto tra le potenze europee, spianando la strada ad alleanze decisive. Proprio Cavour, lungimirante artefice dell’unità, seppe tessere un’alleanza con l’Impero francese che portò alla Seconda Guerra d’Indipendenza italiana (1859). Napoleone III si impegnò militarmente contro l’Austria, ottenendo importanti vittorie tra cui Magenta e Solferino ma anche contrattando vantaggi territoriali per la Francia, come l’annessione di Nizza e Savoia. Il suo intervento militare, pur non del tutto disinteressato, fu fondamentale per l’avanzamento dell’unificazione italiana. La tappa a Calcio, dunque, si inserisce in un momento decisivo della campagna, quando la Lombardia stava per essere sottratta al dominio austriaco.
Il Castello Oldofredi: da quartier generale a patrimonio culturale
Oggi il Castello o villa Oldofredi Tadini di Calcio, che ospitò Napoleone III in quella storica estate del 1859, è una tappa culturale di rilievo, inserita nei percorsi storici e turistici della provincia di Bergamo. L’edificio, elegantemente restaurato, racconta nei suoi ambienti la memoria di una famiglia profondamente legata al destino dell’Italia unita. Il legame tra il castello e le vicende risorgimentali è sottolineato anche da iniziative didattiche e rievocazioni storiche, che ogni anno attirano visitatori e studiosi. Camminando tra le sale che ospitarono discussioni strategiche e decisioni che avrebbero cambiato il corso della storia italiana, è ancora possibile respirare l’atmosfera di un’epoca in fermento.
Il 16 giugno, ogni anno, diventa così occasione per riscoprire un capitolo importante del Risorgimento, in cui un piccolo centro della Bassa divenne, per un attimo, il cuore pulsante della storia d’Europa.