Volontario per una vita: addio all'artigliere Angelo Tresoldi di Calvenzano
Volontario dell’Avis e della Protezione civile, bersagliere, sfegatato tifoso della Vecchia Signora, ma soprattutto un uomo buono, gentile e attivo
Volontario dell’Avis e della Protezione civile, bersagliere, sfegatato tifoso della Vecchia Signora, ma soprattutto un uomo buono, gentile e attivo, colonna portante del tessuto sociale calvenzanese. Si è spento a 76 anni, questa settimana, Angelo Tresoldi, dopo un breve periodo di malattia.
L'artigliere Angelo Tresoldi di Calvenzano
Conosciutissimo in paese, e attivissimo volontario, Tresoldi era originario del paese e viveva in via Puccini. Da 55 anni circa, dopo la «naja», frequentava assiduamente l’associazione dei bersaglieri, per la quale era diventato negli anni portastendardo della Regione bersaglieri Lombardia. Anche per l’Avis aveva dato tanto, tantissimo, ed era giustamente fiero della massima benemerenza ricevuta alcuni anni fa, al raggiungimento di un numero a tre cifre di donazioni di sangue effettuate. E infine, nella sua brillante vita «pubblica», c’erano le tute gialle della Protezione civile del paese, con le quali non mancava un solo servizio nella sua Calvenzano.
Una vita come falegname e volontario
Falegname per una vita presso l’azienda «Intra», Tresoldi era però per i suoi cari soprattutto un padre, un marito, un nonno. Lascia la moglie Paola, la figlia Ivonne con Antonio e l’adorata nipotina Desirée, 6 anni, insieme alle sorelle Romilde e Anna, ai cognati e ai nipoti. Ai funerali, celebrati dal parroco del paese don Franco, non potevano mancare i labari delle associazioni per le quali aveva speso tanto tempo e tanta energia: quello dei donatori di sangue calvenzanesi e quello dei bersaglieri. E del resto, è proprio con il cappello piumato, il «moretto» da bersagliere, che lo ritrae la fotografia scelta dalla famiglia per per ricordarlo.