Cividate

Volontario aggredito e derubato nella sede in pieno giorno

Ieri, lunedì 11 dicembre, Daniele Guzzi, storico presidente dell’associazione San Rocco di Cividate è rimasto vittima di un furto, è il secondo in pochi mesi.

Volontario aggredito e derubato nella sede in pieno giorno
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Ieri, lunedì 11 dicembre, Daniele Guzzi, storico presidente dell’associazione San Rocco di Cividate è rimasto vittima di un furto, è il secondo in pochi mesi.

Furto e aggressione

Non c’è pace in paese a Cividate. Dopo la raffica di spaccate della scorsa settimana  ora un'associazione di volontari è entrata nel mirino dei criminali. Ieri, lunedì 11 dicembre, erano da poco passate le 16.30 e Daniele Guzzi storico presidente dell'associazione di volontariato San Rocco, che si occupa di trasportare persone agli ospedali e presidi medici, era nella sede in paese, in via Marconi al civico 60, intento a redigere i conti ordinari dell'attività, quando si è visto entrare in ufficio un uomo incappucciato. L’uomo ha visto sul tavolo i contanti e senza dire una parola ha provato a prenderli. Guzzi ha posto da subito resistenza, ma l'uomo più giovane ha colpito più volte l’anziano volontario prendendo i contanti.

La fuga

Daniel Guizzi però non ha perso i sensi e mentre il ladro trafugava il denaro ha provato ad avvicinarsi alla porta d’ingresso dell'ufficio, nel tentativo di rinchiudere all'interno il malvivente. L'aggressore però si è accorto del tentativo di Guzzi e con uno scatto si è portato su di lui. I due sono così finiti nel corridoio d’ingresso e la colluttazione è continuata fino quando il ladro è riuscito a uscire dall’edificio e presa una bici che era la piano terra, si è dato alla fuga con il bottino di 410 euro.

Daniele Guzzi, volontario Associazione San Rocco di Cividate

I soccorsi e i sospetti

Daniele Guzzi tramortito ha cercato di chiamare aiuto.

“Ho chiamato subito la Polizia Locale di Cividate ma non ho trovato nessuno e mi meraviglio dato che erano le 16.30 ed è assurdo non siano in servizio. – ha detto Guzzi - Così ho chiamato il 1122 e dopo un’ora circa è arrivata una pattuglia da Treviglio. Dopo i primi accertamenti sono andato in caserma a Martinengo dove ho sporto denuncia. Ho un sospetto però. Due mesi fa circa un uomo, italiano, si era presentato in sede e con la scusa di chiedere un servizio  ha rubato uno smartphone dalla sede. Credo proprio che si tratti ancora di lui, che la prima volta deve aver visto che tipo di attività facciamo e contanti che girano in sede. Comunque è assurdo trovarsi sempre in situazioni del genere. Noi è la quarta volta che subiamo furti. Addirittura io stesso sono stato aggredito qui fuori sulle scale d'ingresso per una catenina d’ora che avevo al collo. Non c'è pace neanche per noi volontari che cerchiamo solo di fare i nostri servizi".

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