Volantini suprematisti e minacce per Greta Thunberg: arrestato 22enne FOTO
Dal mein kampf alle minacce di morte a Greta, a casa aveva un vero e proprio archivio di materiale inneggiante all'odio.
Volantinava materiale neonazista e suprematista alle tre di mattina, con il volto coperto e in tasca un coltello: arrestato a Bergamo un ragazzo di 22 anni. Dal mein kampf alle minacce di morte a Greta, a casa aveva un vero e proprio archivio di materiale inneggiante all'odio. L'ipotesi è che il giovane fosse una sorta di "lupo solitario" dell'estremismo di destra, ma sono in corso indagini per escludere collegamenti con gruppi organizzati. Lo riporta PrimaBergamo.it
La segnalazione del vicesindaco
La Digos lo teneva d'occhio da un pezzo e segnalazioni su quei volantini inneggianti all'odio razziale erano arrivate alla Forze dell'ordine persino dal vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi. Difficilmente però gli inquirenti immaginavano l'arsenale di materiale che il giovane bergamasco conservava nella sua camera, quando dopo averlo arrestato per resistenza a pubblico ufficiale hanno deciso di perquisire il suo appartamento. Volantini neonazisti, libri, bandiere con simboli fascisti e nazisti, ma anche un coltello, proiettili (ma senza polvere).
Alle tre di mattina con un coltello in tasta
La perquisizione è scattata settimana scorsa, nella notte tra il 12 e il 13. Due agenti della Questura, di pattuglia, hanno notato il ragazzo mentre - attorno alle 3 del mattino - affiggeva sui parabrezza delle automobili parcheggiate nella zona del parco Goisis dei volantini di carattere palesemente razzista e xenofobo, inneggianti alla suprematismo bianco. Quando si è reso conto di essere stato scoperto, ha anche opposto resistenza al fermo cercando inutilmente la fuga a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato. In tasca aveva anche un coltello da 22 centimetri.
Materiale inneggiante all'odio razziale
La Digos ha quindi effettuato perquisizioni nell’abitazione in cui il giovane vive insieme ai genitori. Diplomato, disoccupato, tifoso del Dinamo Zagabria, il 22enne parla italiano, croato e russo. Proprio nella sua abitazione c'erano decine di manifesti e volantini (tra cui uno che propagandava l’omicidio di Greta Tumberg), sul predominio della razza ariana e all’odio razziale, oltre a effigi di Hitler, bandiere e abiti con simboli fascisti. Sembrerebbe che tutto i materiale sequestrato sia stato autoprodotto e stampato in casa, ma la Digos sta ancora indagando sui frequenti viaggi in Croazia del ragazzo, per scoprire eventuali collegamenti con reti internazionali di estrema destra. Si indaga infatti su una sigla: «Forza di liberazione europea», riferimento a un gruppo di cui tuttavia non ci sono al momento riscontri né in Italia né altrove.
La segnalazione del vicesindaco
Le indagini della Questura erano in realtà già in corso da un pezzo, ed erano nate da una segnalazione del vicesindaco Sergio Gandi, che il 13 gennaio era stato avvisato da alcuni residenti di Redona allarmati dal ritrovamento nelle proprie cassette della posta dei volantini razzisti. La Questura ha quindi intensificato i controlli nei quartieri di Monterosso e Redona, proprio per cercare di sorprenderlo. Il Gip ha convalidato il fermo a suo carico, ma non ha disposto misure cautelari salvo l'obbligo di dimora.