Violenza assurda a Spirano: rubano una pecora e bastonano a morte due capre
Il fatto è stato denunciato ai carabinieri e sono state messe a disposizione le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.
Trovare una motivazione plausibile a determinati atti di pura violenza è semplicemente impossibile. Un paio di settimane fa, a Spirano, ignoti hanno tagliato la recinzione di un terreno privato per rubare una pecora. Non contenti, forse indispettiti dal fatto che gli animali fossero restii dal farsi rapire, hanno preso a bastonate due capre inermi, che sono morte due giorni dopo a causa delle fratture e delle botte prese.
Violenza contro gli animali
"Il veterinario ha detto che avevano diverse ossa rotte e le costole in frantumi – racconta Ornella Giudici, referente dell’associazione “Gaia Animali E Ambiente” -. È un gesto semplicemente barbaro, non capiamo perché qualcuno possa aver pensato di fare qualcosa del genere. Il terreno si trova in una zona isolata, lontano dalle abitazioni. Gli animali non potevano dare fastidio a nessuno".
Le caprette e la pecora erano state salvate dal macello da un conoscente della signora che, essendo proprietario di un appezzamento nella campagna spiranese, aveva deciso di adottarle.
"Lo faceva per passione, senza alcun secondo fine – aggiunge Giudici -. Tutto ciò che desiderava era accudire questi animali".
Il fatto denunciato ai carabinieri
Sia il furto che le violenze subite dalle capre sono state denunciate ai carabinieri. L’uomo ha anche segnalato la presenza, nelle vicinanze della sua proprietà, di alcune telecamere di videosorveglianza che potrebbero aver ripreso gli autori.
"Ci è stato riferito però che a distanza di due settimane le forze dell’ordine non sono ancora intervenute, o quantomeno non hanno più fatto sapere nulla – osserva la referente dell’associazione -. Le immagini riprese possono essere di aiuto anche quando le vittime sono animali innocenti".
"Non deve passare sotto silenzio"
"Se rubare è un reato – conclude Ornella Giudici -, lo sono altrettanto le violenze gratuite commesse ai danni degli animali. Episodi disumani come questo non possono essere minimizzati, né fatti passare sotto silenzio. Devono anzi essere denunciati e perseguiti con la dovuta serietà, perché sono inammissibili".