Crema

Vìola le norme antiriciclaggio, sanzione da 200mila euro per un Money transfer

Durante i controlli le Fiamme gialle hanno accertato anche l'applicazione della tariffa di un euro per i pagamenti elettronici, una pratica non consentita

Vìola le norme antiriciclaggio, sanzione da 200mila euro per un Money transfer
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Sono almeno una cinquantina le operazioni effettuate da un operatore Money transfer di Crema e finite sotto la lente della Guardia di Finanza. I militari della Compagnia di Crema hanno accertato diverse violazioni della normativa antiriciclaggio durante un controllo effettuato nei giorni scorsi e costato all'operatore sanzioni amministrative per 200mila euro.

Controlli al Money transfer

Nel corso dei controlli i militari hanno vagliato oltre ventimila transazioni effettuate sin dal mese di gennaio del 2021 nell’esercizio attivo in città, in particolare, oltre cinquanta episodi in cui l’operatore money transfer aveva violato la normativa antiriciclaggio, omettendo di acquisire i dati identificativi di alcuni soggetti che avevano effettuato rimesse di denaro all’estero.

Il money transfer è un servizio, alternativo al sistema bancario tradizionale, che consente di inviare del denaro all’estero: viene utilizzato, in particolare, dai lavoratori di origine straniera che hanno l’esigenza di inviare una parte del loro guadagno nel loro Paese di origine. Da un punto di vista patologico, tuttavia, il servizio può essere strumentalizzato per il trasferimento all’estero di flussi finanziari, anche ingenti, provenienti dall’economia sommersa o da attività criminali, nonché, talvolta, per il finanziamento del terrorismo internazionale.

Tariffa scorretta sui pagamenti elettronici

È per questo motivo che esistono precise regole e adempimenti che gli operatori money transfer sono tenuti ad osservare, al fine di prevenire il rischio di un utilizzo distorto del servizio. Non solo. Le Fiamme Gialle cremasche hanno anche accertato che nell’esercizio commerciale controllato, che funge anche da rivendita di generi di monopolio, veniva sistematicamente applicata una tariffa di un euro per gli
acquisti effettuati mediante pagamenti elettronici, circostanza quest’ultima che, come stabilito dal “Codice del Consumo” costituisce a tutti gli effetti una pratica commerciale scorretta.

Sanzione da 200mila euro

Al termine del controllo si è quindi proceduto ad applicare sanzioni amministrative legate alle violazioni alla normativa antiriciclaggio per 200mila euro. Inoltre, la posizione del soggetto ispezionato è stata segnalata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (A.G.C.M.) per l’applicazione di ulteriori sanzioni amministrative.

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