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Via Cavour ora è più sicura: taglio del nastro per i nuovi portici

Al taglio del nastro presente anche l'assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco

Via Cavour ora è più sicura: taglio del nastro per i nuovi portici
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Un'inaugurazione molto partecipata quella che ieri, domenica, ha aperto ufficialmente il passaggio dei portici di via Cavour. L'occasione, quella della celebrazione del IV novembre, ha riunito - prima in piazza Aldo Moro e poi in via Cavour, autorità, associazioni, cittadini e tanti studenti.

Inaugurati i portici

Verdello 4 novembre 2023
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La mattinata è iniziata in piazza Aldo Moro dove si è tenuta la cerimonia dell'alzabandiera prima di dirigersi in via Cavour per il taglio del nastro dell'opera attesa da anni in paese, alla presenza dell'assessore regionale alla Casa e all'Housing sociale Paolo Franco. Grazie all'allungamento dei portici, infatti, i pedoni non saranno più costretti a camminare a lato della carreggiata, stretta e a doppio senso, mettendo a rischio la propria sicurezza, ma potranno procedere lungo i portici fino al via Brolis e da lì raggiungere piazza Monsignor Grassi senza pericoli. All'inaugurazione affidata al sindaco Fabio Mossali è seguita poi la benedizione di don Lucio Carminati prima di raggiungere la chiesa parrocchiale per le messa.

I portici sono stati realizzati grazie al contributo di Regione Lombardia che ha stanziato parte dei 210mila euro necessari a portare a compimento un'opera voluta da tempo dall'Amministrazione Mossali che ha ringraziato l'ingegner Pirani, l'ufficio tecnico e l'impresa che ha eseguito i lavori.

Lo spettro della guerra

La cerimonia si è poi concentrata sul valore della ricorrenza del IV novembre oggi che le guerre stanno tornando prepotentemente nella nostra quotidianità.

"Oggi celebriamo le Forze armate nel giorno in cui si ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale - ha esordito il primo cittadino - Il dovere del ricordo è imprescindibile, come necessario è tributare alle nostre Forze Armate quel sentimento di gratitudine per quanto hanno sempre fatto e continuano a fare per garantirci una condizione di pace che mai come oggi si può dare per scontata. Viviamo anni difficili, anni in cui ci stiamo abituando all’idea che la guerra torni a essere un mezzo efficace, o il solo mezzo efficace, per dirimere le questioni internazionali, o per risolvere problemi altrimenti accantonati. Forse sono passati troppi anni da quando la guerra ci veniva raccontata da chi l’aveva direttamente vissuta. Nessuna delle persone presenti in questa piazza oggi ha mai sperimentato la guerra. Sono rimasti solo i vecchi, in Europa, a sapere cosa sia, e chi li ascolta i vecchi? Incombe il pericolo che all’idea della guerra si finisca con l’abituarsi. La guerra tra Russia e Ucraina continua da anni, e non si affaccia ancora all’orizzonte alcuna seria prospettiva di pace. Il nuovo terribile conflitto scoppiato nella striscia di Gaza ha quasi oscurato quella guerra, soppiantandola nelle cronache giornalistiche.  Cerchiamo dunque di essere operatori di pace, nelle nostre parole, nelle nostre azioni, nella vita privata e nella Comunità. Forse non cambieremo il mondo, ma è comunque un modo per opporsi a una deriva, anche culturale, che può portarci in breve ad una dimensione di grande incertezza".

Il messaggio agli studenti

Inaugurazione portici via Cavour

E ha concluso poi rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze di seconda media dell'Istituto comprensivo che hanno partecipato alla manifestazione portando alcune letture.

"Cari ragazzi, è bello che partecipiate a questa manifestazione, aiutandoci a ricordare attraverso le vostre letture cosa è stata la guerra e quanto preziosa sia la pace. Le manifestazioni si ripetono, ma voi ragazzi cambiate ogni volta, ed è proprio a voi che mi rivolgo. A scuola si fanno tante cose, e nella massa infinita delle materie e delle nozioni rischiamo di perdere ciò che conta veramente. Il futuro siete voi, e se adesso è responsabilità di noi adulti consegnarvi un mondo in cui sia possibile vivere e realizzarsi in piena libertà, voi dovete prepararvi a ricevere questa pesante eredità avendo le spalle adeguate a farvene carico. Noi adulti dobbiamo parlarvi di certe cose, voi ragazze e ragazzi dovete ascoltare. Ma tutti insieme, dobbiamo poi mettere in pratica".

Il corteo, a cui hanno partecipato anche l'Anc di Verdello, i bersaglieri, gli alpini, il Corpo bandistico e la Corale Verdellese, si è poi diretto al cimitero per la deposizione della corona d'alloro al Monumento ai Caduti e al monumento degli alpini e dei bersaglieri.

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(foto di Franco Lorenzi, Luigi Mossali e Silvano Colpani del Circolo Fotografico Verdellese)

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