lutto

Verdello e Verdellino piangono Claudio, barista dal cuore grande

Per anni volontario nelle case circondariali, nei suoi locali niente superalcolici nè slot machines.

Verdello e Verdellino piangono Claudio, barista dal cuore grande
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Verdello e Verdellino piangono Claudio, gestore del bar panificio "La Fabbrica del Buono" di Verdello e della caffetteria della stazione di Verdellino.

Verdello e Verdellino piangono Claudio

Avrebbe compiuto 60 anni il 17 luglio Teodoro Claudio Agnusdei, per tutti Claudio, che da anni mandava avanti  con la moglie Helen il bar panifico nei pressi del Carrefour di Verdello e che dal maggio scorso aveva preso in gestione la caffetteria della stazione di Verdellino. Un uomo buono. E non è una frase fatta, di quelle che spesso si riservano ai defunti. Basta questa parola a descrivere Claudio, originario di Casalnuovo Monterotaro, nel Foggiano, ma da anni a Verdello, dove aveva saputo farsi amare da tutti.

Un uomo buono

Entrando nei locali di Claudio era impensabile non trovarlo lì, affaccendato dietro al bancone o in laboratorio, ma sempre pronto a staccare per un momento per riservare ai propri clienti un sorriso e una calorosa stretta di mano. Da sempre impegnato in prima linea nel sociale era stato per 12 anni educatore volontario nelle case circondariali. Anche nella sua attività imprenditoriale Claudio aveva sempre messo i propri valori davanti a tutto, anche al profitto. Niente superalcolici né slot machine, per principio, nei suoi bar e orari rigidissimi anche per servire birra e vino: mai di prima mattina e mai e poi mai ai minorenni.

"La sua scomparsa - ha detto il consigliere comunale Ennio Rovaris che lo aveva fortemente voluto a Verdellino - è una perdita non solo in termini umani ma anche sociali. Era proprio la persona giusta per la nostra stazione. Un pensiero in questo momento doloroso alla moglie e ai figli".

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