Progetti

Verdellino a caccia di fondi regionali per finanziare il "Dopo di noi"

Si tenta il bando Seed, pubblicato da Regione Lombardia per finanziare la riqualificazione energetica dell'edificio di via Oleandri

Verdellino a caccia di fondi regionali per finanziare il "Dopo di noi"
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Il Comune di Verdellino tenta la strada del finanziamento regionale per realizzare il sogno di un centro diurno disabili in grado di rispondere ai bisogno del "Dopo di noi".

A caccia di fondi regionali

Un progetto ambizioso che mira non solo a un'implementazione dei servizi, ma che vuole - almeno questo è l'obiettivo - offrire un sostegno concreto alle famiglie dei ragazzi e ragazze disabili e una speranza di vita autonoma per quando i genitori non potranno più prendersi cura di loro. Un tema sempre più attuale a cui l'Amministrazione guidata dal sindaco Silvano Zanoli ha voluto rispondere candidando il progetto al bando Seed, Sostenibilità ed efficienza edifici pubblici, pubblicato da Regione Lombardia per finanziare la riqualificazione energetica dell'edificio di via Oleandri, dove hanno sede l'Auser, il Circolo fotografico e appunto il Centro diurno gestito dalla Cooperativa Itaca. Un intervento da un milione di euro che interesserebbe anche la parte esterna, oggi parco pubblico.

Lavori non più rimandabili

Per l'Amministrazione si tratta di lavori non più procrastinabili data la vetustà dell'edificio, risalente agli anni '70, che necessita di un cappotto energetico, di nuovi serramenti, di una nuova centrale termica oltre all'isolamento sul tetto e al ricambio d'aria.
Il Comune spera, quindi, di riuscire ad accaparrarsi uno dei 40 milioni in dotazione per il bando, ma non sarà semplice e in caso negativo si procederà comunque attivando la modalità del conto energetico: anticipando, quindi, i fondi necessari per poi ricevere il rimborso da parte del Gestore dei servizi energetici.

Spazi abitativi per il "Dopo di noi"

Solo una volta conclusi i lavori si potrà pensare ai servizi. Il cuore del progetto, infatti, è la realizzazione di uno spazio abitativo al piano terra con almeno dieci posti da destinare al «Dopo di noi» che dovrà, però, passare dal confronto con la Cooperativa Itaca e l'Ambito di Dalmine. In questo scenario, l'Auser e gli spazi per le altre associazioni traslocherebbero al primo piano.

"Noi ci crediamo - ha commentato il primo cittadino annunciando i confronti in corso con le realtà coinvolte - A Verdellino non si smette mai di pensare al nostro futuro e soprattutto a quello delle persone più fragili. Questo è un nuovo grande progetto per le disabilità e non solo".