Romanese

Ventidue anni di violenza domestica: l'orco in casa terrorizzava moglie e tre figli dal 2003

La denuncia di una donna: le violenze in casa erano cominciate fin dal giorno del matrimonio, nel 2003.

Ventidue anni di violenza domestica: l'orco in casa terrorizzava moglie e tre figli dal 2003
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Le violenze, si legge nella nota dell'Arma che dà conto dell'arresto, erano cominciate fin dal giorno del matrimonio, nel 2003. Ventidue anni fa. Da allora, botte e minacce hanno accompagnato per più di metà della propria vita una donna di 40 anni, di origine rumena, della Bassa orientale. E poi, negli anni, anche quella dei suoi tre figli, che assistevano inermi alle violenze dell'uomo.
L'ennesima incredibile storia di violenza domestica nella Bassa era per i suoi protagonisti, semplicemente, la quotidianità: una normale vita distorta, in un "clima familiare caratterizzato da continue prevaricazioni e da uno stato di costante paura", spiegano i carabinieri.

Il divieto di avvicinamento dopo l'ennesima minaccia

L’ultimo episodio, una grave minaccia telefonica, ha spinto la donna e i figli ad abbandonare in tutta fretta l’abitazione e a rivolgersi ai carabinieri per chiedere aiuto, nelle scorse settimane. Gli inquirenti hanno così cominciato, increduli, a ricostruire una vita di soprusi e di prevaricazioni costanti e continue. È stato quindi attivato immediatamente il percorso di protezione previsto per le vittime di violenza, le quali sono state accolte in una struttura protetta, con il supporto del personale dell’ospedale e del Centro Antiviolenza “Sirio” di Treviglio. L'indagine, intanto, trovava pezzo dopo pezzo riscontri sui racconti della donna e prove a carico dell'uomo, tanto che alla luce della gravità della situazione, martedì il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Bergamo, su richiesta della Procura, ha disposto nei confronti dell’uomo l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli. Non potrà avvicinarsi a meno di 500 metri dai familiari: per il monitoraggio gli è stato applicato un braccialetto elettronico. Ad applicare le misure disposte dal Gip sono stati i carabinieri della stazione di Romano di Lombardia.

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