Romano

Uniti nel ricordo di Yana a due anni dalla sua scomparsa

Due anni fa, il 20 gennaio 2023, la giovane donna ucraina di 23 anni veniva uccisa dall’ex fidanzato Dumitru Stratan.

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Due anni fa, il 20 gennaio 2023, la giovane donna ucraina di 23 anni veniva uccisa dall’ex fidanzato Dumitru Stratan.

Due anni dall’omicidio

Oggi 20 gennaio 2025 , è il secondo anniversario, della morte di Yana Malaiko, non una morte naturale, bensì una morte crudele, violenta e, soprattutto, combattendo fino alla fine la ferocia usata dal suo ex Dumitru Stratan che, con estrema freddezza l'ha rinchiusa in un piccolo trolley per poi gettarlo come spazzatura sotterrandola tra terra e rovi di una strada campestre tra Castiglione delle Stiviere e Lonato del Garda. Ne seguirono undici giorni di ricerche, undici giorni durante i quali sempre più cittadini di Castiglione delle Stiviere, di Romano di Lombardia, i parenti dall'estero, molte persone, si univano a dare sostegno, conforto ed aiuto al papà Oleksandr Malaiko. Papà Oleksandr che il giorno prima dell’omicidio aveva sentito Yana al telefono, per parlare di progetti futuri, barbaramente interrotti qualche ora dopo.

Il ritrovo per ricordare Yana

Oggi, lunedì 20 gennaio 2025 alle ore 17 circa, sul luogo del ritrovamento del copro di Yana, molte persone che hanno partecipato alle ricerche e che ancora sostengono Oleksandr, si riuniranno davanti quel punto, raccolti in preghiera, per commemorare Yana e ricordarla nel suo splendore. Associazione Y.A.N.A. sarà presente per stringere con un abbraccio tutti i partecipanti e ringraziare personalmente a nome di Oleksandr. Presenti l'avvocato Angelo Lino Murtas ed il criminologo Gianni Spoletti che dal primo momento hanno sostenuto la famiglia di Yana Malaiko.

Il messaggio di papà Oleksandr

"Sasha", Oleksandr Malaiko, ha inviato un video ringraziamento a quelle persone che ancora oggi gli sono vicino, associati e non dell'associazione “Y.A.N.A” You Are Not Alone ODV nata dopo la tragedia per sua volontà affinché altri "parenti" non vivano la sofferenza che lui deve vivere ogni giorno.

“Sono trascorsi due anni da quando la mia vita si è fermata.- ha detto Oleksandr Malaiko – Due anni di assenza. Non è vero che il tempo guarisce ogni ferita, l’uccisione di mia figlia non è una ferita che può guarire. Le non può più vivere e io non posso più sentirla, vederla, abbracciarla. Tutto ciò che avevamo pianificato, i suoi sogni , tutto è andato perso. La mia vita è rovinata. Il processo contro chi le ha tolto la vita non è ancora concluso e mi chiedo quanto dovrò ancora aspettare per sentire condannare chi si è macchiato di un gesto tanto crudele. A marzo forse questo calvario giudiziario terminerà. Nel frattempo è nata l’associazione “Y.A.N.A” You Are Not Alone ODV, Ringrazio tutti quanti si ritroveranno per ricordare Yana. Dobbiamo essere uniti e offrire il nostro supporto a chi chiede aiuto, insieme possiamo fare la differenza".

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