Una vacanza all’inferno con l’agenzia «fantasma»
Esplode il caso che vede coinvolta un’agente di viaggi che negli ultimi anni ha raggirato decine e decine di ignari clienti finiti purtroppo nella sua rete
Una truffatrice seriale, nella cui rete sono cadute negli anni decine e decine di vittime, senza che il nostro sistema giudiziario sia in grado di mettere un freno a una situazione che ha del paradossale. Era il 2021 quando il nostro settimanale ha cominciato a documentare raggiri ai danni di ignari clienti che invece di partire per mete da sogno si sono trovati catapultati in un incubo, ad opera di un’agenzia di viaggi «fantasma».
L'agenzia di viaggi che propina truffe
A rendere pubbliche le truffe per prima era stata la familiare di una donna caravaggina, spinta dalla consapevolezza che l’agente di viaggi nonostante diverse denunce a suo carico continuava (e continua) a operare ad Agnadello e paesi limitrofi.
"Questa persona era stata dipendente di un’agenzia caravaggina e poi ne aveva aperta una in proprio a Treviglio, in seguito chiusa - aveva affermato C. E. A. - ma solo dopo quello che ci è successo abbiamo saputo che non era nemmeno intestata a lei. Quando ha ripreso l’attività al suo paese, Agnadello, ha contattato una persona della mia famiglia, che era sua cliente, al fine di proporle un viaggio in Sardegna per due persone al costo di poco più di 2.000 euro, dicendole che per via del Covid lavorava da casa on line. Lei, conoscendola da anni e avendo già viaggiato con le agenzie per cui aveva lavorato prima, si è fidata. Questa donna va fermata, per saldare i suoi debiti sta truffando gente da almeno due anni".
A ruota a raccontare la sua triste esperienza era stato un giovane vailatese M.L.B., la cui compagna era cliente dell’agente quando era dipendente dell’agenzia di Caravaggio, prima di aprire la «Mas Travel» a Treviglio, "un’impresa individuale intestata a sua suocera ma diretta da lei" aveva detto.
"Nel novembre del 2019 ci aveva proposto un viaggio a Cuba per Natale per il quale ci aveva chiesto di versare con urgenza duemila euro, senza ricevuta - aveva spiegato - poi aveva parlato di un problema per cui non era riuscita a prenotare il volo... Era stato fatto più di un pignoramento alla suocera e tra il settembre e l’ottobre 2020 siamo riusciti a farci rimborsare tutto".
"Il vailatese fa parte di un gruppo ben più ampio di persone truffate - aveva affermato il suo legale - Procedimento penale e inibizione dell’attività non sono state sufficienti a farla desistere".
Quindi era giunta anche la voce di A. G. di Arzago che, nel 2019, voleva partire a Natale e aveva perso 4.500 euro.
A seguito delle interviste anche l’agente si era fatta viva, per bocca del suo avvocato, che aveva parlato di un «rovescio finanziario» e della volontà dell’assistita di rimborsare i clienti. E tuttavia il 7 ottobre 2020 la Procura della Repubblica di Bergamo aveva comunicato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari relative alla truffatrice e alla suocera a ben 21 persone, dal Cremasco, alla Bergamasca, al Milanese, alla Brianza, al Varesotto e anche fuori regione.
Giusto un paio di settimane fa poi un’altra vittima si è rivolta al nostro settimanale per raccontare la sua disavventura, cominciata nel settembre 2023, quando il marito, che la conosceva in quanto sua cliente, è stato contattato per alcune proposte relative al viaggio di nozze.
"Il 23 dicembre, prontissimi per imbarcarci e goderci la luna di miele in Perù, un viaggio da 4000 euro, abbiamo scoperto che il nostro volo era stato cancellato - ha spiegato I. S., di Bagnolo Cremasco - Chiesto il rimborso, dopo svariate scuse abbiamo scoperto che tutte le e-mail e le contabili erano false, che l’agenzia non era mai stata affiliata a “Bluvacanze” e men che meno a “Garanzia Viaggi”".
Un gruppo WhatsApp dei raggirati
Tanti, troppi i clienti che sono rimasti a piedi e con le tasche vuote, al punto che molti si sono riuniti un un gruppo WhatsApp gestito dal giornalista Roberto Fabbrucci per scambiarsi le esperienze, molti dei quali hanno sporto regolare denuncia e hanno deciso a loro volta di rendere pubbliche le truffe subite.
"Il 7 maggio 2019 io e mio marito avevamo prenotato un viaggio alle Maldive nel 2020, per un totale di 6.400 euro, all’agenzia “Mas Travel” di Treviglio - ha raccontato C.N.M., di Paderno Dugnano - Tempo dopo ne avevamo prenotato un altro per altri 6.600 euro. In seguito l’agente, nuora della titolare, ci ha spiegato che l’agenzia non era in grado di versare la somma necessaria al tour operator in quanto non possedeva più il nostro denaro per problemi non meglio specificati. Ho tentato di chiedere il rimborso ma invano. Avevo avuto problemi anche in un precedente viaggio, in cui avevo dovuto sborsare 933 euro perché non era stata prenotata la mezza pensione già pagata. In tutto ho perso 13mila 933 euro".
Un vero e proprio salasso. Meglio solo in termini di danno è andata a A. M. Caleca, di Cologno al Serio.
"Il 9 aprile 2022 ho contattato via WhatsApp l’agenzia viaggi di Agnadello per prenotare un viaggio in Sardegna, per un ammontare di 1.272 euro - ha affermato - Ma giunta sul posto mi è stato chiesto di saldare quanto non compreso nel pacchetto acquistato, 90 euro, così come l’imbarco del mio bagaglio in stiva perché non incluso nonostante espressamente richiesto, altri 116 euro. Chiesto il rimborso, l’agente di viaggi mi ha girato copia di bonifici palesemente fasulli in quanto sul mio conto non è arrivato nulla".
Una brutta fregatura anche quella che ha subito D. C., agnadellese.
"Mi sono fidata di lei perché la conoscevo avendo già effettuato viaggi tramite l’agenzia per cui lavorava a Caravaggio - ha asserito - Il 17 giugno 2021 l’avevo contattata telefonicamente per prenotare due biglietti aerei per l’Albania e mi aveva fatto un buon prezzo, 400 euro. Tuttavia quando io e il mio compagno siamo arrivati in aeroporto abbiamo scoperto che erano falsi. L’ho immediatamente chiamata al telefono e mi ha detto che probabilmente c’era stato un errore e che mi avrebbe mandato subito i soldi sulla post pay ma non sono mai arrivati".
Non è andata meglio ad una coppia residente a Calvenzano, che conosceva l’agente di viaggi da quando lavorava a Caravaggio. Nel gennaio 2020 si è rivolta alla «Mas Travel» per prenotare un pacchetto vacanze estivo da 2.500 euro, pagato in anticipo per ottenere la miglior tariffa.
"Poi è scoppiata la pandemia da Covid-19 e la vacanza è saltata - ha spiegato M. C. M. - Ho contattato l’agente, con cui avevo un rapporto di fiducia da anni, chiedendo la disdetta. Lei, in un primo momento, ha provato a dissuadermi, dicendo che avrei dovuto pagare una penale, infine ha accettato affermando che avrei ricevuto un buono spesa per un altro viaggio. Così, però, non è stato".
A luglio M. C. M. e il marito C. M. si sono nuovamente rivolti alla donna per prenotare un soggiorno in Puglia per tre persone.
"Anche in questo caso abbiamo pagato in anticipo, 2.134 euro, per bloccare la vacanza - ha proseguito la donna - L’agente è venuta a consegnarci i biglietti direttamente a casa, il giorno prima della nostra partenza ma, controllandoli, ci siamo accorti che il villaggio non era quello che avevamo scelto e prenotato. Lei ha cercato di minimizzare, dicendo che era tutto a posto e che era solo una piccola variazione. Ho contattato, allora, la struttura che avevamo scelto, e ci hanno detto che non c’era nessuna prenotazione a nostro nome".
Vacanza, quindi, sfumata.
"Dopo la denuncia ci siamo anche affidati ad un avvocato, ma senza risolvere nulla - ha concluso M. C. M. - Insistendo, un paio di anni fa l’agente ci ha rimborsato 500 euro con due bonifici, con la promessa che, prima o poi, ci avrebbe rimborsato completamente. Stiamo ancora aspettando...".