Una inquilina "da incubo" nelle case popolari: il sindaco valuta lo sfratto
Urla a tarda notte, minacce, insulti all'indirizzo dei vicini di casa. E poi i ripetuti interventi di polizia locale, carabinieri e ambulanze.

Urla a tarda notte, minacce, insulti all'indirizzo dei vicini di casa. E poi i ripetuti interventi di polizia locale, carabinieri e ambulanze che con molta fatica cercano di riportare la calma in un condominio dove la calma sembra un ricordo ormai piuttosto sbiadito.
Covo, via Al Castello
Parliamo delle case popolari di Covo, in via Al Castello, dove da mesi ormai un'inquilina di 55 anni con problemi psichici trasforma ogni notte in un inferno per le circa quindici famiglie che vivono nello stabile Come quando un mese fa aveva aperto i rubinetti del gas di casa, minacciando di far saturare gli ambienti e di farsi saltare in aria insieme a tutto l'edificio.
Incontro con il sindaco
Dopo l'ennesimo episodio conclusosi con l'intervento delle forze dell'ordine, nelle scorse settimane i residenti - molti sono anziani, ma ci sono anche giovani coppie - avevano chiesto un incontro con il sindaco Andrea Capelletti. Incontro che si è svolto lunedì sera. «I residenti mi hanno esposto di nuovo la situazione, che è molto delicata ma effettivamente insostenibile - ha detto il primo cittadino - Per quanto monitorata attentamente sia dalla Polizia locale che dagli enti competenti".
Ipotesi sfratto
"Come Comune in particolare ci stiamo muovendo in tutte le direzioni possibili, compresa quella di arrivare allo sfratto" continua Capelletti. "Siamo ancora in una fase preliminare, ma le condizioni di sicurezza e di serenità all'interno di quello stabile non ci sono più da tempo ed è necessario intervenire".
Lunedì sera l'incontro con i residenti si è concluso con un consiglio. "Ho chiesto loro di organizzare una raccolta firme: ogni strumento può essere utile in questo senso per perorare la nostra causa - ha continuato - E' evidente che non si può continuare in questo modo, occorre una soluzione".