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Una casa per le donne vittime di violenza: consegnate oggi le chiavi di 11 appartamenti Aler

Per finanziare l’iniziativa sono stati stanziati 3 milioni di euro. Tra i centri antiviolenza presenti anche la Cooperativa sociale Sirio

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Un tetto sopra la testa per le donne maltrattate e i loro figli, ma soprattutto un rifugio sicuro per poter ricominciare a vivere. Ora è possibile grazie all'iniziativa promossa Regione Lombardia in collaborazione con le Aler lombarde e i Centri antiviolenza del territorio. Un'azione concreta, finanziata con tre milioni di euro, che questa mattina si è tradotta nella consegna di undici chiavi che apriranno le porte di altrettanti appartamenti concessi gratuitamente alle donne vittime di violenza.

Una casa per ricominciare

La cerimonia di consegna si è svolta questa mattina, 12 febbraio 2025, nella sede di Aler Bergamo, Lecco e Sondrio. Le abitazioni saranno destinate ai Centri Antiviolenza dei territori di Bergamo e Lecco, con l’obiettivo di accompagnare altrettante donne vittime di violenza e i loro figli minori in un percorso verso il raggiungimento dell’autonomia abitativa con il supporto della Rete Antiviolenza: in particolare all’Associazione Aiuto Donna – Uscire dalla Violenza Odv di Bergamo, alla Cooperativa Generazioni FA di Nembro, alla Cooperativa sociale e Onlus Sirio Centro Servizi per le Famiglie Società di Treviglio e all’Associazione L’Altra Metà del Cielo – Telefono Donna di Merate.

Otto appartamenti nella bergamasca

Otto gli alloggi selezioni da Aler in provincia di Bergamo e altri tre quella di Lecco e ora messi a disposizione dei gestori dei centri antiviolenza per un minimo di cinque anni e grazie al contributo regionale, alle donne ospitate, verrà interamente garantito il pagamento, per tutto il periodo, del canone di affitto e delle spese reversibili. Al termine del periodo di copertura economica gli alloggi potranno rimanere a disposizione dei gestori dei centri antiviolenza e case rifugio con un canone di locazione concordato.

Stanziamenti per tre milioni di euro

L’iniziativa, avviata nel 2023, ha visto due stanziamenti importanti per un importo complessivo di 3 milioni di euro e il coinvolgimento di tutte le Aler lombarde. Le risorse sono state messe a disposizione grazie alla misura sperimentale voluta dall’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, di concerto con l’assessorato alla Casa e all’Housing Sociale guidato da Paolo Franco entrambi presenti questa mattina, a Bergamo, insieme al presidente di Aler Bergamo, Lecco e Sondrio, Corrado Zambelli.

“La prevenzione e il contrasto della violenza di genere sono una priorità di Regione Lombardia - ha dichiarato l’assessore Lucchini - e seguono una direttrice precisa: creare le basi per una ritrovata autonomia, che implica necessariamente il ritorno a una quotidianità e a un’indipendenza perduta. Per questo abbiamo introdotto misure innovative per favorire l’indipendenza sia sul piano abitativo che su quello lavorativo. Una delle novità più rilevanti è la sperimentazione dell’assegnazione gratuita degli alloggi Aler alle donne vittime di violenza”.

Tante donne in lista d'attesa

Una misura, come ha spiegato questa mattina Lucchini, che ha raccolto un’ampia partecipazione, con 260 candidature ricevute. Dopo una prima selezione, sono stati assegnati 64 alloggi e, attraverso un lavoro sinergico tra Aler e Centri Antiviolenza, si è dato avvio ai trasferimenti nelle nuove abitazioni in modo fluido e strutturato. "L’iniziativa proseguirà con l’individuazione di ulteriori alloggi per rispondere alle donne in lista d’attesa”, ha assicurato l'assessore.

“Dopo le consegne degli alloggi presso le Aler di Milano, Pavia, Brescia e Varese – ha evidenziato Lucchini - oggi a Bergamo concludiamo questo primo percorso sempre più consapevoli che "Non sei da sola" significa aiutare le donne per aiutare l’intera comunità”.

Franco: "Un nuovo concetto di edilizia residenziale pubblica"

“Regione Lombardia – ha sottolineato l’assessore Franco - con grande concretezza ha messo in campo una rete di aiuto alle donne vittime di violenza che comprende risposte alle necessità abitative: una casa per sé e per i propri figli è requisito fondamentale affinché le donne maltrattate possano ricominciare a vivere. Con la ‘Missione Lombardia’, il piano di rilancio delle politiche abitative, abbiamo dato disposizioni alle Aler – ha proseguito Franco - rispetto all’assegnazione a costo zero di alloggi alle vittime dei soprusi. Il progetto è ormai strutturato in tutta la Lombardia e si ramifica anche nelle province di Bergamo e Lecco, grazie alla proficua sinergia con le associazioni del territorio che ringraziamo per il prezioso lavoro”.

“Anche attraverso questa iniziativa stiamo cambiando il concetto di edilizia residenziale pubblica: le case, oltre alle persone indigenti, devono poter essere destinate, come in questo caso, a persone che vivono un momento di grande difficoltà e necessitano di un supporto fattivo da parte delle istituzioni”, ha concluso Franco.

Zambelli: "Un'emergenza di cui le istituzioni devono farsi carico"

“Aler Bergamo, Lecco e Sondrio – ha detto il presidente dell’Aler territoriale Zambelli - contribuisce orgogliosamente a questa iniziativa, con la consapevolezza che la prevenzione e la lotta alla violenza di genere, sia in ambito familiare che sociale, rappresentino un’emergenza di cui le istituzioni devono farsi carico. Progetti come questo rispecchiano l’impegno di Aler nel fornire un sostegno reale alle persone in difficoltà, aiutando le donne nella conquista dell’autonomia abitativa e di una ritrovata indipendenza”.

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