Verdello

Un nuovo Centro diurno psichiatrico: a Verdello s'inaugura l'Arcipelago

Un progetto nato dalla collaborazione tra pubblico e privato che ha visto impegnati l'Asst Bergamo Ovest e la Fondazione Emilia Bosis

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Dieci posti accreditati per fornire un servizio mirato e innovativo a più pazienti del territorio. E' stato inaugurato oggi, lunedì 20 gennaio 2025, il nuovo Centro diurno psichiatrico l'Arcipelago di Verdello, nato dalla collaborazione tra pubblico e privato che ha visto impegnati l'Asst Bergamo Ovest e la Fondazione Emilia Bosis.

Inaugurato il nuovo centro diurno psichiatrico

Al taglio del nastro, oltre al direttore generale dell'Asst Bergamo Ovest Giovanni Palazzo, al direttore socio sanitario Pietro Tronconi con il direttore della psichiatri Emiliano Monzani, anche il presidente della Fondazione Bosis Pier Giacomo Lucchini e il direttore sanitario Carlo Saffioti. Tre le autorità anche il sindaco di Verdello Fabio Mossali che ha fatto gli onori di casa sottolineando l’importanza del recupero di un edificio esistente: “Sono stato molto felice che per l’apertura di questo Centro diurno si sia pensato al recupero di una vecchia struttura a cui si è data nuova vita e a Verdello sta accadendo con tanti altri immobili che rinascono e portano “cose buone” ai nostri cittadini”.

Dopo la benedizione dei locali, affidata a don Lucio Carminati, è stato presentato il progetto del Centro Diurno che, come struttura semi-residenziale del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSM-D), rappresenta un nodo cruciale nella rete dei servizi della Psichiatria per la gestione delle persone con patologie psichiche, contribuendo all’elaborazione e all’attuazione dei progetti terapeutico-riabilitativi personalizzati, in un’ottica di collaborazione tra l’équipe curante e il paziente.

Una nuova mission che prenderà il via il 27 gennaio

L’Arcipelago, così si chiamerà la struttura inaugurata nei locali di via Papa Giovanni XXIII, pone la propria attenzione, proprio, sui progetti terapeutici-riabilitatici innovativi e creati sul paziente, fondendo le competenze di un soggetto pubblico, l’Asst Bergamo Ovest, e la Fondazione Emilia Bosis, da anni impegnata in queste attività.

“L’Asst Bergamo Ovest per tramite del DSM-D, ha condotto un’analisi approfondita della propria unità di offerta con l’obiettivo di verificare se la struttura attuale rispondesse adeguatamente ai mutamenti epidemiologici, territoriali e riabilitativi, soprattutto post pandemia - ha detto Palazzo, dg dell’Asst Bergamo Ovest - Da qui l’idea di un bando di gara per l’affidamento del servizio di gestione di una nuova struttura per puntare ad una collaborazione tra enti diversi “pubblico-privato” per ampliare la nostra offerta in contesti territoriali molteplici, avvicinandoci sempre più ai nostri pazienti. Il risultato è questo meraviglioso Centro Diurno di oltre 150 mq, che si affiancherà a quello di Treviglio: non solo un nuovo luogo fisico, ma una vera e propria innovativa mission riabilitativa. L’attività inizierà ufficialmente lunedì 27 gennaio”.

Un progetto che ha visto la luce al termine di un lavoro impegnativo come ha sottolineato il presidente Lucchini che ha portato anche i saluti, affidati a una lettera, del vescovo di Bergamo Francesco Beschi.

“Intesa e attesa hanno fatto nascere il progetto Arcipelago - ha aggiunto - L'innovazione del rapporto tra privato accreditato e servizio pubblico è una concreta risposta ai molteplici bisogni della psichiatria territoriale. Ci attende una nuova sfida che ci vedrà impegnati in una proficua collaborazione”.

“La salute mentale è un tema che riguarda tutti noi – ha proseguito Tronconi - una dimensione essenziale del benessere complessivo purtroppo ancora oggi spesso trascurata o stigmatizzata. Un ruolo fondamentale in questo progetto è stato svolto dalla Fondazione Bosis, che da anni s’impegna con dedizione nel campo della salute mentale portando progetti innovativi, integrati e accessibili, promuovendo percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale che mettono al centro la dignità e il potenziale di ogni individuo. La Fondazione è stata determinante per la realizzazione di questo centro, sia dal punto di vista progettuale che operativo. L’apertura di questa struttura è il frutto di un lavoro d'insieme”.

Dieci posti accreditati

A illustrare il funzionamento del nuovo centro diurno ci ha pensato, invece, Emiliano Monzani, direttore della SC Psichiatria 1 e Responsabile dei Centri diurni dell’Asst Bergamo Ovest.

"Come Psichiatria dell’ASST Bergamo Ovest gestiremo questo nuovo centro diurno con gli invii dei pazienti già afferenti al CPS per i quali abbiamo voluto ampliare, con l’apertura di un’ulteriore sede, l’opportunità riabilitativa sul nostro territorio - ha spiegato - Non sarà, però, solo una nuova sede: ma sarà illustrata ai pazienti e ai loro familiari la possibilità di aderire ad un progetto riabilitativo ampliato con le offerte che la Fondazione Bosis ha già nel proprio bagaglio socio-sanitario, costituendo così una rete territoriale integrata e un approccio terapeutico orientato al recupero e al reinserimento sociale. Sono previsti, infatti, percorsi personalizzati e recovery-oriented, differenziazione degli interventi riabilitativi adattandoli alle specifiche esigenze delle persone, supporto all’autonomia e alla socializzazione, per il reinserimento attivo nel contesto sociale e lavorativo e valorizzazione delle potenzialità residue, in particolare per i giovani, incentivando la costruzione di una forte identità personale”.

L'appello alla politica per la revisione delle rette

“Questa collaborazione virtuosa tra pubblico e privato consentirà a molti pazienti di aver più vicino e quindi più usufruibile un servizio importante come il Centro diurno e darà loro l'opportunità di accedere alle iniziative riabilitative e risocializzanti che caratterizzano la Fondazione Bosis, dal maneggio alla voga, al teatro - ha aggiunto Saffioti che si ha poi rivolto un appello alla politica - Le rette sono ferme a quasi vent'anni fa e nel frattempo si sono registrati aumenti per la gestione del persone e c'è quindi assoluto bisogno di una revisione delle rette che permette di migliorare la formazione, la qualificazione del personale, più ore disponibili e quindi più attività".

A raccogliere l'appello erano presenti diversi esponenti politici del territorio: il deputato e segretario regionale di Forza Italia Alessandro Sorte, la senatrice leghista Daisy Pirovano e i consiglieri regionali Jonathan Lobati (Forza Italia), Davide Casati (Pd) e Pietro Macconi (FdI).

Proprio Macconi, membro della Commissione Sanità in Regione, ha sottolineato come “dai tempi di Basaglia ad oggi sono cambiate molte cose, in primis la Psichiatria si è articolata sul territorio per assolvere ai problemi crescenti della società odierna, attraverso servizi più light come questi” e come ci sia la possibilità di lavorare insieme per dare risposte a questi bisogni.

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