Caravaggio

Un albero in memoria del vicino Egidio Dario

Una bella storia di amicizia tra le famiglie del quartiere Fornovo nord

Un albero in memoria del vicino Egidio Dario
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Quando tra vicini c’è amicizia, solidarietà, affetto e non diffidenza, malumore o indifferenza. È il caso del quartiere Fornovo nord di Caravaggio, dove i residenti hanno deciso di piantare un albero in memoria di uno di loro, Egidio Dario, nel parco che è diventato il punto d’incontro di tutte le famiglie.

Egidio Dario

Egidio Dario, un vicino indimenticabile

Il bancario, originario di Rho, è mancato qualche mese fa a 61 anni, stroncato da un tumore al cervello. Ma nel quartiere ha lasciato un segno indelebile e a ricordarlo ora c’è un bellissimo leccio.

"Il parco negli anni è divenuto un punto di ritrovo e questo ha permesso che si creassero relazioni - ha raccontato una di loro, Francesca Marangoni - Egidio è stato per tanti di noi una presenza importante con la sua spontaneità, i suoi racconti e la grande voglia di condividere i suoi interessi e passioni. Quando, con grande dolore per tutti, ci ha lasciati, ci è venuta l’idea di piantare un albero in sua memoria, proprio nel parco che ci ha visti condividere tanti momenti piacevoli".

L'albero della memoria

Un’iniziativa che ha trovato il favore dell’Amministrazione comunale, che ha concesso l’autorizzazione e ha partecipato alla cerimonia di sabato 20 gennaio, quando è stato messo a dimora e sui suoi rami sono stati appesi dalla figlia Irene di nove anni tanti cuoricini di legno, sui quali ciascuno ha lasciato un ricordo, un messaggio o il nome di chi ha partecipato.

"Un piccolo rito che rimarrà nel cuore di tutti - ha concluso - il leccio è una pianta longeva e sempreverde, vigilerà sul parco per molto tempo, proprio come faceva Egidio quando da casa controllava i bimbi o riprendeva chi disturbava la quiete notturna. Sabato scorso eravamo veramente in molti a rappresentare le 14 famiglie che hanno aderito all’iniziativa e c’erano anche il sindaco Claudio Bolandrini, gli assessori Juri Cattelani e Marco Cremonesi e il parroco don Giansante Fusar Imperatore".

Il commosso ricordo della moglie

"Mio marito era un uomo solare, super sportivo e pieno di passioni - ha detto Serena Robati - subacquea, corsa, astronomia.... Nell’agosto del 2022 però ha cominciato ad accusare dei forti mal di testa e dopo gli opportuni accertamenti a fine ottobre è emersa la presenza di un tumore molto aggressivo. Era stato operato e l’intervento era andato abbastanza bene, si era ripreso, ma poi c’è stata una recidiva rapida e a fine giugno 2023 è mancato all’hospice dove era ricoverato nell’ultimo periodo. Non volevo che mia figlia assistesse al suo continuo peggioramento. È stato tumulato a Rho, dove passiamo sempre a trovare i suoi familiari".

Una bella famiglia distrutta purtroppo, ma il vicinato si è stretto intorno alla moglie e alla sua bambina.

"Viviamo nel quartiere da quando io ed Egidio ci siamo sposati, nel 2012, i bambini giocano insieme nel parco e le amicizie con i vicini si sono consolidate - ha affermato - nel parco facciamo anche delle festicciole. Egidio scendeva la sera con il suo telescopio e faceva osservare le stelle ai bimbi. Oppure ci riprendeva dall’alto con il suo drone mentre chiacchieravamo. Ora questo albero, che sopravviverà a tutti noi, sarà lì a ricordare lui e l’amicizia che lega tutti noi".

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