Cronaca

Ucciso perché voleva vendicare la figlia, condannato a 15 anni l’assassino di Roberto Guerrisi

La condanna nei confronti dell'omicida Rocco Modaffari, 58 anni, ai domiciliari a Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc), è stata pronunciata ieri dalla gup Federica Gaudino.

Ucciso perché voleva vendicare la figlia, condannato a 15 anni l’assassino di Roberto Guerrisi

Quindici anni di reclusione per aver ucciso, il 28 dicembre 2024 a Pontirolo, il 42enne Roberto Guerrisi. La condanna nei confronti dell’omicida Rocco Modaffari, 58 anni, ai domiciliari a Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc), è stata pronunciata ieri, 23 ottobre 2025, dalla gup Federica Gaudino.

Omicidio Guerrisi, 15 anni a Modaffari

Il pm Giampiero Golluccio aveva chiesto una condanna a 17 anni e 8 mesi, ma nei confronti di Modaffari, per il quale era stata chiesta inizialmente dall’avvocato Michele Occhipinti l’attenuante dell’eccesso colposo di legittima difesa, sono state invece riconosciute la provocazione, invocata in subordine, e lo sconto di un terzo della pena per il rito abbreviato. Modaffari dovrà rispondere anche del possesso di una Beretta calibro 6.35 con matricola abrasa e della relativa ricettazione.

Voleva vendicare la figlia

La stessa arma utilizzata per freddare Guerrisi che quel 28 dicembre si era presentato fuori dai cancelli della “Db Car” – l’azienda della famiglia Bonfiglio – per regolare una questione personale. Non era la prima volta che il 42enne, operaio di Boltiere, si presentava fuori dall’azienda. In quei giorni, infatti, tra le due famiglie c’erano forti tensioni, legate al rapporto tra una delle figlie 19enne di Guerrisi e un 22enne, nipote di Modaffari. Il giorno prima, infatti, la ragazza aveva denunciato il fidanzato raccontato di essere stata picchiata.

Per questo l’indomani Guerrisi si era presentato una prima volta intorno alle 14 – e in quell’occasione, dopo essere stato accerchiato – aveva sferrato un pugno al padre del 22enne e aveva ferito con un coltello il fidanzato di una delle figlie di Bonfiglio. Più tardi, però, Guerrisi era tornato accompagnato da alcuni parenti e quando la discussione sembrava ormai chiusa, dalla pistola di Modaffari sono stati esplosi due colpi: uno ha centrato in pieno viso Guerrisi che si trovava oltre la cancellata.