Cologno

Tutti assolti: nessun colpevole per la morte di Gusmini

Dieci anni dopo la morte sono stati prosciolti i cantonieri, sotto accusa per le condizioni della strada, a Selvino

Tutti assolti: nessun colpevole per la morte di Gusmini
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Nessun colpevole per la morte del 50enne Pierangelo Gusmini, per tutti "Piero il geometra", socio di uno studio professionale in vicolo Comenduno che morì a Selvino il 9 marzo 2013 dopo una caduta dalla bici. Una passione immensa quella che aveva per le due ruote, ma quel maledetto giorno la sua corsa è finita tragicamente.

Incidente a Selvino, assolti i cantonieri sotto accusa per le condizioni della strada

"Termino questo 2012 a 13mila 600 chilometri percorsi, con un dislivello di 261mila metri". Fu uno degli ultimi messaggi che Gusmini lasciò su uno dei più importanti siti web dedicati al ciclismo, parlando, come sempre, di traguardi e di salite. Nessuno poteva sospettare che quelle percorse durante una tranquilla gita sulle nostre montagne, sarebbero state le ultime per lui, che cadendo battè violentemente la testa e non si rialzò più. Viveva in via De Nicola, con la moglie e la figlia di appena sei anni. Una tragedia che aveva scosso l’intero paese e ora, dopo dieci anni, la sentenza è data: i cantonieri Valter Cortinovis, 59enne di Costa Volpino, e Paolo Ghilardi, 60enne di Selvino, allora in servizio, sono stati assolti.

La ricerca della verità sulla dinamica dell'incidente

Il geometra era in compagnia di un amico di lunga data, e con lui stava scendendo in sella alla bici lungo la strada che da Selvino porta ad Aviatico, in Val Seriana. Una buca nell’asfalto, una distrazione o un malore? La moglie volle vederci chiaro e si oppose al pm che aveva chiesto l’archiviazione del caso e il gip dispose nuove indagini. Seguì un’altra richiesta di archiviazione e, su istanza del legale della famiglia, l’avocazione dell’indagine da parte della Procura generale che mandò a processo i cantonieri. C’erano buche e ghiaia che provocarono la terribile caduta? Un tema su cui si sono scontrati i consulenti delle parti in causa, e così il giudice Donatella Nava ha nominato come perito l’ingegner Cinzia Cardigno che ha tratto le sue conclusioni: "Il sinistro non è stato causato dall’ammaloramento della strada".

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