Truffa all'Inps, la Cisl di Bergamo: "Non siamo coinvolti nelle indagini"
Ieri mattina è stato disposto un sequestro preventivo di oltre 600mila euro nei confronti di alcune sigle sindacali lombarde della Cisl.
Nella mattinata di ieri, 15 dicembre 2021, è stato disposto un sequestro preventivo di oltre 600mila euro nei confronti di alcune sigle sindacali lombarde della Cisl in merito a un'indagine per truffa ai danni dell'Inps. Ma la sede di Bergamo prende le distanze: "Non siamo coinvolti nelle indagini".
Sequestro per oltre 600mila euro per alcune sigle sindacali
Il nucleo della polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, in base all'indagine condotta dal pubblico ministero Paolo Storari relativa a una presunta truffa ai danni dell'Inps, questa mattina ha portato al sequestro preventivo per oltre 600mila euro per alcune sigle sindacali lombarde della Cisl.
Dalle indagini è emerso che:
“numerosi sindacalisti, pur lavorando in via esclusiva presso le associazioni sindacali, sarebbero stati formalmente assunti da società compiacenti senza avervi mai lavorato” al fine di permettere "ai sindacati di appartenenza di fruire dello sgravio contributivo".
L'accusa
L’accusa è quella di "indebita fruizione di aspettativa sindacale non retribuita": secondo i risultati delle indagini preliminari la possibile truffa ai danni dell'Inps consisterebbe nel fatto che alcune sigle sindacali avrebbero indebitamente fruito di aspettativa sindacale non retribuita che, in base all'art. art. 31 della Legge 300/1970 (lo Statuto dei Lavoratori), consiste nel diritto del lavoratore, eletto al fine di ricoprire una carica sindacale, di poter essere collocato in aspettativa non retribuita percependo la sola retribuzione dal sindacato (e non più dal datore di lavoro originario) beneficiando della contestuale contribuzione figurativa.
Aiutati da infedeli impiegati dell'Inps
Secondo le indagini però, grazie all'ausilio di alcuni funzionari infedeli impiegati all'Inps, diversi sindacalisti sarebbero invece stati assunti solo su carta dalle società compiacenti senza mai effettivamente averci lavorato. Questo ha così permesso ai sindacati di ottenere indebitamente sgravi fiscali sui contributi.
Cisl Bergamo: "Siamo amareggiati, ma non siamo coinvolti"
"La Cisl di Bergamo non è oggetto di indagine nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto altre sigle della confederazione - ha fatto sapere la segreteria Ust Cisl di Bergamo - La notifica della Guarda di Finanza è solo da ricollegare al passaggio a Bergamo di un operatore politico che aveva svolto in precedenza altri incarichi in altre strutture. Per quanto ne sappiamo e per quanto ci riguarda, la sua posizione all’interno della struttura di via Carnovali non mostrerebbe alcun problema. Per cui, ribadiamo, la nostra estraneità a una vicenda che comunque ci lascia amareggiati per il coinvolgimento di strutture della nostra organizzazione. Confidiamo nell’operato della magistratura e speriamo che al più presto sia fata chiarezza sotto ogni aspetto".