Il caso

Trovata senza vita in casa: era lì da un mese

Disposta l'autopsia sul cadavere della 62enne che carabinieri e vigili del fuoco hanno trovato senza vita nella sua abitazione a Mapello (Bg)

Trovata senza vita in casa: era lì da un mese
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Trovata senza vita nella sua abitazione, ed era morta da circa un mese. Un dramma con ancora molti aspetti da chiarire quello che si è consumato a Mapello, nell'Isola bergamasca, nei giorni scorsi. La vittima è Stefania Rota, 62 anni, trovata morta sabato 22 aprile scorso nella sua abitazione in via XI Febbraio, dove viveva da sola. Non la si potrebbe quasi neanche definire un "dramma della solitudine", perché la donna era ben inserita in paese e, da poco, aveva preso l'abilitazione per poter assistere persone anziane e fragili.

Nessuno la vedeva da circa un mese: pensavano fosse in Liguria

Nessuno tra lontani parenti e conoscenti, così come la gente del Comune dell'Isola, l'aveva più vista da almeno un mese, come riporta PrimaBergamo. In molti pensavano che avesse accettato l'offerta fattale da una famiglia della zona, che le aveva chiesto di assistere un anziano durante la sua villeggiatura in Liguria. Ai cugini, però, a un certo punto è venuto il dubbio che fosse successo qualcosa di grave, tant'è che hanno allertato venerdì scorso i carabinieri di Ponte San Pietro.

La scoperta di carabinieri e vigili del fuoco

Dopo aver effettuato i dovuti accertamenti in zona, per capire se qualcuno avesse visto la signora o le avesse parlato, i carabinieri hanno così deciso di verificare se in casa fosse tutto a posto. Hanno così allertato i Vigili del fuoco, che il giorno successivo hanno forzato la porta d'ingresso e, una volta arrivati in salotto, hanno ritrovato il cadavere della padrona di casa: era morta da circa un mese. La causa più probabile del decesso, dalle prime informazioni a disposizione, sarebbe un malore improvviso.

Disposta l'autopsia

In ogni caso, ci sarebbero alcuni dettagli che hanno insospettito chi indaga, tant'è che il pm Letizia Ruggeri, che aveva dato all'inizio il nulla osta per la rimozione del corpo e la sepoltura, adesso ha invece disposto l'autopsia, che avverrà nei prossimi giorni alla camera mortuaria dell'ospedale Papa Giovanni XXIII. Tra i fattori che hanno portato al ripensamento, l'assenza della macchina della donna, una Ford Fiesta, che non si riesce a trovare, così come la borsa con all'interno il denaro ed il cellulare.

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