Dopo un secolo di amore per la famiglia, per il lavoro, per il suo adorato paese, si spegne Lucia Possenti all’età di 102 anni.
Treviglio, mercoledì 7 settembre 2016 – Gli occhi di Lucia Possenti hanno visto l’inizio del primo conflitto mondiale. Nata il 6 agosto 1914, la trevigliese non ha mai smesso di osservare il mondo che, intorno a lei, cambiava e si trasformava. L’Iran si chiamava ancora Persia, Papa Pio X stava per cedere il posto a Papa Benedetto XV e la luna era per l’uomo solo una luce nel cielo che ispirava i poeti. Ma ciò che le ha toccato il cuore è stata Treviglio, la sua casa. Nel giorno del suo centesimo compleanno, due anni fa, con occhi lucidi raccontava con semplicità e chiarezza di quando il suo paese era ancora tutto campagna e le famiglie che vivevano nello stesso cortile sembrava un’unica casata.
È questo stesso paese che oggi è diventato città a salutare per l’ultima volta Lucia Possenti. Quegli stessi occhi vispi si sono spenti lunedì 5 settembre.
Un traguardo di tutto rispetto quello dei cento anni. Sempre vispa e lucida, la trevigliese è ben ricordata a Treviglio. Residente sul curvone di via Massimo d’Azeglio, la centenaria era conosciuta in città soprattutto da chi, abitualmente, percorre quella via a senso unico che collega viale Piave alla piazza Insurrezione e la ricorda affacciata alla finestra che dà sulla strada a salutare cordialmente i passanti. Decisamente una trevigliese doc visto che, in cento anni, non ha mai abbandonato il cascinale nel quale è nata e vissuta.
“Io voglio vivere! La felicità è come ci si sente dentro, e non fuori. Non sono gli anni che contano ma lo spirito!” sono state queste le commosse parole di Lucia il giorno del suo centesimo anniversario. Questo è stato negli anni il suo segreto che ha voluto condividere con tutte le persone ad essa care.
Foto: Lucia Possenti il giorno del suo centesimo compleanno
Silvia Giardina