Treviglio

Treviglio, clamorosa svolta nelle indagini sull'incendio alla pizzeria

Il movente potrebbe essere legato al tentativo di incassare l’assicurazione, ma verrà fatta chiarezza nel corso del processo che inizierà a Bergamo il prossimo 24 ottobre.

Treviglio, clamorosa svolta nelle indagini sull'incendio alla pizzeria
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C’è stata una svolta sul caso dell’incendio che, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre del 2019, aveva distrutto il bar pizzeria "Jungla", locale situato all’interno del parco "Baden Powell" di via Marco Polo. Le indagini condotte dal Commissariato di Polizia di Treviglio, in collaborazione con la Squadra Mobile di Bergamo, hanno portato alla denuncia del gestore. Il movente potrebbe essere legato al tentativo di incassare l’assicurazione, ma verrà fatta chiarezza nel corso del processo che inizierà a Bergamo il prossimo 24 ottobre.

 

Rinvio a giudizio per l'incendio. Il Comune sarà parte civile

Il rinvio a giudizio è stato disposto lo scorso 17 luglio, ma solo nei giorni scorsi la notizia è diventata di dominio pubblico, con la delibera di Giunta che ha autorizzato la costituzione a giudizio del Comune, incaricando l’Avvocatura Civica, Katiuscia Bugatti, di rappresentare l’ente nel procedimento.
L’area sulla quale sorgeva la pizzeria è infatti di proprietà comunale e il provvedimento servirà proprio  "al fine di richiedere il risarcimento dei danni a qualunque titolo subiti a causa dei reati ascritti all’imputato". "È doveroso che il comune difenda i suoi interessi e si tuteli rispetto a una azione che ha generato diversi problemi e disservizi" ha commentato il sindaco Juri Imeri, interpellato dal Giornale di Treviglio sulla vicenda.

Il rogo in piena notte, a pochi metri dai condomini

Il fatto era avvenuto prima delle 2.30 di quella notte, ora in cui alcuni residenti della zona avevano notato le fiamme già alte e avevano allertato i Vigili del fuoco. Sul posto erano sopraggiunte quattro squadre di pompieri di Treviglio e Dalmine, oltre a una pattuglia del Commissariato di Polizia cittadino. La pizzeria era però già praticamente distrutta e avvolta in una vera e propria palla di fuoco. I Vigili del fuoco avevano lavorato fino alle 6 del mattino per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Dopodiché erano state avviate le indagini da parte del Nia (Nucleo investigativo antincendio) dei Vigili del fuoco di Bergamo e degli agenti di Polizia, che avevano posto sotto sequestro l’area.

"Acceleranti" di fiamma rilevata in diverse zone del locale

Nessuno aveva notato strane presenze, così come non c’erano immagini di videosorveglianza utili alle indagini. Non erano nemmeno state ritrovate taniche di benzina o altro che facesse pensare inizialmente a un rogo doloso. Ma, a non quadrare, era la velocità con cui la pizzeria era andata in fumo. E, infatti, nei sopralluoghi successivi venne rilevata la presenza di alcuni acceleranti sparsi in diverse zone del locale. Indizi che, grazie alle indagini della Polizia, hanno poi portato all’identificazione del presunto responsabile.

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